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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2012 alle ore 10:27.

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Un 2-2 che non si butta. Alle prime uscite stagionali la Nazionale azzurra, tradizionalmente, non riesce a dare il meglio di sé. E proprio così è andata ieri sera contro la Bulgaria, più ostica del previsto. Prandelli ripropone la formula tattica dell'Europeo, un 3-5-2 iniziale con attori nuovi rispetto all'avventura Polacco-Ucraina.

Davanti a Buffon ci sono Barzagli, Bonucci e Ogbonna, Maggio e Giaccherini sulle fasce laterali con De Rossi , Pirlo e Marchisio in mezzo, e davanti l'inedita coppia formata da Giovinco e Osvaldo.
Il ct non si aspettava certamente una prima mezz'ora così sotto tono, come non si aspettava di trovarsi di fronte una Bulgaria che invece ha spinto moltissimo, soprattutto sulle corsie laterali, dove Maggio e Giaccherini hanno faticato moltissimo. Aggiungiamoci un Pirlo poco ispirato, sotto giri, e la scarsa mobilità generale da metà campo in su. Bravissimo Buffon a neutralizzare Ivanov sugli sviluppi di un calcio piazzato, colpevole però sul gol del vantaggio bulgaro quando avrebbe potuto fare qualcosa in più sulla grande conclusione da 25 metri di Manolev alla mezz'ora. Lo schiaffo svegli l'Italia e i bulgari arretrano. Il tempo di rialzare la testa e Marchisio inventa un'ottima giocata, tocco di Giovinco, e palla a centro area sul sinistro di Osvaldo che pareggia il conto senza troppi virtuosismi.

Nessun magheggio tecnico neppure sul secondo gol azzurro, che arriva a una manciata di minuti di distanza. E' ancora il romanista a mettere il sigillo anche se la deviazione che spiazza Buffon è di Ivanov che colpisce di schiena deviando il tiro del giallorosso dopo una bella discesa di Giaccherini sulla sinistra e un cross che sorprende una retroguardia impreparata. Una serata di grande riscatto per Osvaldo, graziato da Prandelli che lo ha convocato a dispetto del suo stesso codice etico nonostante l'espulsione rimediata contro l'Inter e i mugugni di Zeman che non perde occasione per sottolineare i comportamenti di insubordinazione e i limiti disciplinari dell'attaccante. Chiuso il primo tempo in vantaggio, la ripresa comincia con tutti i limiti visti nella prima mezz'ora. Con l'ingresso in campo di Diamanti, che sostituisce Giaccherini, Maggio scala e si passa ala difesa a quattro.

L'Italia manca una grande occasione con Giovinco , su suggerimento di Osvaldo. La formica atomica trova i guantoni del portiere bulgaro ed è l'ultima vera chance per portare a casa i tre punti. Invece arriva il pareggio con il gol di Milanov : controllo e piattone , e tante grazie alla difesa azzurra mal piazzata. Prandelli, proprio come accadde a Kiev, è frettoloso nei cambi e si complica la vita. Dopo il gol della Bulgaria sostituisce anche Ogbonna con Peluso e come terza scelta opta per Destro al posto di Giovinco nonostante De Rossi si fosse mostrato già sofferente. Italia in dieci sul finale. Capitan futuro è infatti costretto ad uscire per un problema al flessore che lo esclude tra l'altro dalla partita di Modena, contro Malta. Martedì prossimo, quando l'Italia sarà già costretta a cambiare marcia per proseguire più serenamente il percorso verso le qualificazioni ai Mondiali brasiliani.

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