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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2012 alle ore 08:13.

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CHIANCIANO. Dal nostro inviato
Spariglia le carte. Rubando la scena ai ministri del governo Monti. E andando oltre le aspettative dello stato maggiore dell'Udc, che pure sperava in un suo appoggio. Il «vi sosterrò» scandito ieri dall'ex presidente di Confidustria, Emma Marcegalia, sul palco della festa dell'Udc a Chianciano è stata l'adesione più forte al progetto di Casini di una lista per l'Italia, aperta a tutti i moderati. A sostegno di un nuovo governo a guida Monti per il dopo elezioni. Una linea, quella del reincarico al Professore, che è la più gettonata negli interventi sul palco del Palamontepaschi nella seconda giornata della festa Udc. A partire dal presidente del partito, Rocco Buttiglione: «Lo diciamo subito, siamo per un Monti-bis».
La platea di dirigenti locali e simpatizzanti riserva alla Marcegaglia una standing ovation al termine del suo intervento. Tanto che Buttiglione si lascia scappare alla fine: «Finalmente abbiamo trovato un Monti-donna. E sta con noi». Pur chiarendo poi che il suo era un «complimento», non una «candidatura».
Certo è che la Marcegaglia ha lanciato ieri l'endorsement più convinto al progetto dell'Udc, che definisce «un'operazione seria e utile per il Paese» perché «non parlate di annessione, ma di qualcosa di nuovo senza per questo rinunciare alla vostra storia. È un'idea seria e credibile». Di qui l'impegno: «Se andate avanti su questa strada sarò con voi e vi sosterrò».
Senza discese in campo. Per ora. Tanto che l'ex presidente di Confindustria precisa dal palco e poi con una nota: «Faccio l'imprenditore e voglio continuare a farlo». La platea le tributa comunque applausi a scena aperta. E mentre parla, sui maxi schermi allestiti nel tendone della festa – dove le hostess vestono casual, jeans e maglietta con lo slogan «le primarie delle idee» –, si leggono tweet ed sms di militanti: «La Marcegaglia a Chianciano parla da leader», «Emma una di noi».
Insomma, dopo aver "scippato" a Berlusconi la parola Italia dal simbolo, Casini "sfila" ora al Cavaliere anche l'ex presidente di Confindustria che il leader del Pdl voleva a Palazzo Chigi nel suo governo. In tanti pensano che l'Udc le potrebbe riservare un ruolo di spicco. La casella di candidato premier resta occupata da Monti, ma il Professore potrebbe rinunciare, e allora si aprirebbero nuovi scenari. E comunque, si mormora tra i corridoi, c'è sempre la possibilità di un ruolo da capolista o persino da segretario del nuovo soggetto politico.
Applausi, ma meno entusiasmo per i ministri del governo Monti. Parlano Clini (Ambiente), Patroni Griffi (Pubblica amministrazione), Catania (Agricoltura). L'intervento più atteso è quello di Corrado Passera. Il responsabile dello Sviluppo Economico, in maniche di camicia, apprezza «il ruolo dell'Udc nell'appoggio convinto al governo Monti». Ma si ferma qui. Non commenta il progetto di Casini. E non si sbottona sulla possibilità di continuare il suo impegno in politica dopo la fine della legislatura. A chi lo incalza dal palco a essere più esplicito chiede «pazienza». E ribadisce: «Faccio il ministro di un governo tecnico e intendo farlo bene fino in fondo».
A raccogliere la sfida di Pier Ferdinando Casini è invece Gianfranco Fini, che oggi chiude la festa di Fli a Mirabello. Anche il presidente della Camera sposa la linea del «sostegno al governo Monti». E condivide l'esigenza di novità al centro dello schieramento politico. «La politica si rinnova se si apre – spiega Fini –. Serve un'alternativa tra la socialdemocrazia alleata della sinistra e la caricatura del centrodestra rappresentata dal Pdl. Non è pensabile alle elezioni nel 2013 riproporre lo scenario del passato. C'è una grande area moderata che aspetta che la politica offra un'alternativa». Ancora più esplicito il presidente della commisssione antimafia Beppe Pisanu (Pdl), da sempre fautore di un superamento del bipolarismo, che scandisce: «È giunta l'ora che i moderati si riuniscano in un unico soggetto politico del tutto nuovo, liberaldemocratico, laico e cattolico, alternativo alla destra e alla sinistra». A fianco di Casini anche molti pezzi dell'associazionismo cattolico. Esplicito, tra gli altri, l'appoggio di Andrea Olivero, presidente delle Acli, che dice: «Ci avrete come compagni di strada, sostenitori, per il rinnovamento vero della politica».
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