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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2012 alle ore 16:37.

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Tra le numerose agevolazioni fiscali presenti nella normativa tributaria, «alcune sono assolutamente desuete alla luce delle mutate esigenze sociali ed economiche» ha dichiarato Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle Entrate durante l'audizione odierna in commissione Finanze della Camera sulla legge delega per la riforma del sistema fiscale.

Quali siano i bonus fiscali desueti Befera non lo ha precisato. Però, scorrendo la normativa in vigore nonché l'elenco delle 720 agevolazioni individuate lo scorso anno dal gruppo di lavoro presieduto da Vieri Ceriani (già responsabile fiscale della Banca d'Italia e ora sottosegretario al ministero dell'Economia) qualche indizio emerge.

Alcuni provvedimenti sono contenuti nel Dpr 601/73. L'articolo 9, per esempio, prevede il dimezzamento dell'imposta locale sui redditi dominicali e agrari per i terreni che fanno parte dei comprensori di bonifica montana. L'articolo 5 bis, invece, esclude dal reddito complessivo dei proprietari i redditi catastali degli immobili destinati a usi culturali totalmente adibiti a sedi aperte al pubblico quali musei o biblioteche.

Potrebbero venir cancellate anche le detrazioni per le spese di manutenzione e restauro per le case vincolate in base alla legge 1089 del 1939, «Tutela delle cose di interesse artistico e storico». L'arrivo dell'Imu, la nuova imposta sugli immobili, invece, dovrebbe far saltare, senza troppi problemi, l'esenzione Ici per l'abitazione principale.

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