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Questo articolo è stato pubblicato il 12 settembre 2012 alle ore 14:53.

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L'authority di vigilanza londinese sapeva ma non è intervenuta. Lo ha rivelato la Bbc in un reportage sullo scandalo dei derivati finanziari venduti a città e regioni italiane da varie banche d'affari con sede nel Regno Unito. Secondo Bbc Neswnight, la Financial Services Authority (Fsa) era stata avvisata da qualche "talpa" del fatto che alcune banche vendevano in modo fuorviante complicati derivati ad autorità locali italiane, ma "si è rifiutata di agire".

Nomura, Ubs e Deutsche Bank – ricorda la Bbc - sono tra le banche d'affari accusate dai pm italiani di avere concluso vendite ingannevoli di prodotti finanziari per circa 35 miliardi di euro. Le banche negano di avere commesso illeciti, ma non fanno ulteriori commenti poiché la vicenda è davanti ai tribunali italiani.
Bbc Newsnight – si legge sul sito dell'emittente britannica - "ha scoperto" che l'autorità di vigilanza finanziaria di Londra era stata messa al corrente, ma non ha agito.
Questi derivati swap "potrebbero danneggiare ulteriormente l'intera economia italiana", avverte la Bbc. La Sicilia, osserva, "ha già avuto bisogno di un salvataggio da 400 milioni da parte del governo di Roma, che potrebbe esso stesso avere ben presto bisogno dell'aiuto dei partner dell'eurozona per stare a galla".

Tra il 1997 e il 2007, continua la Bbc, dozzine di città e regioni italiane hanno preso in prestito 111 miliardi di euro da banche d'affari con sede in UK, con rimborsi finanziati da un tipo di derivati chiamati swap. Anche se offrivano tassi d'interesse attraenti, in realtà questi contratti rischiavano di costare ai contribuenti molto più del previsto.
"Le banche non hanno dato alle autorità locali informazioni sufficienti sui rischi che correvano", afferma Claudio Gatti, il giornalista del Sole 24 Ore che ha portato alla luce questa vicenda, riferisce la Bbc. "Così le autorità avevano l'impressione di avere il denaro gratis, ma le banche facevano enormi profitti. Incoraggiavano le autorità a prendere grossi rischi così da poter fare decine di milioni di euro di profitto per ogni contratto".

"In termini di vigilanza, non ho visto nessun intervento della Fsa nei confronti di nessuna banca con sede a Londra", ha detto a Newsnight il pm di Milano Alfredo Robledo.
Ma Robledo invece ha agito, quando ha avuto sospetti su banche come Ubs, Deutsche Bank e JP Morgan. Lo hanno "semplicemente ignorato", racconta la Bbc, finché nel 2009 Robledo non ha chiuso i loro dipendenti fuori dai loro uffici italiani.
Il contenzioso di Milano con le banche è stato chiuso sotto il profilo amministrativo con un accordo che prevede una compensazione di quasi 500 milioni di euro. Nel processo penale la sentenza è attesa a fine anno.

"Le banche minacciano di portare il loro capitale fuori dal Paese se ci saranno nuove regole, Ma abbiamo bisogno di regole perché queste banche stanno saccheggiando la società", ha detto Robledo.
Le banche londinesi accusate di avere fuorviato con i swaps varie autorità locali italiane, sottolinea la Bbc, hanno ora di fronte "numerosi processi civili e penali da parte di molte città italiane".
Eppure "qualche insider aveva denunciato preoccupazioni sulle vendite di derivati in Italia", afferma il reportage.

La Bbc ha parlato con una "talpa" che aveva scritto più volte alla Fsa delle sue preoccupazioni per il comportamento della banca d'affari dove allora lavorava. "La Fsa – dice la Bbc - si è rifiutata di agire sulla base di quelle informazioni e ha anche chiesto all'informatore di non contattarli più".
Newsnight rivela anche che "nessuna banca con sede in UK è mai stata punita per avere licenziato" chi al suo interno denuncia comportamenti scorretti (whistle blower), anche se queste persone sono protette dalla legge. Newsnight lo ha chiesto alla Fsa e l'authority, pur astenendosi dal commentare singoli casi, ha riconosciuto che nessuna banca è stata sanzionata per circostanze del genere.

Secondo la "talpa" fonte della Bbc, che è stata chiamata a testimoniare davanti alla commissione parlamentare sugli standard bancari, le banche tendono a vedere di cattivo occhio i dipendenti che "rompono le righe".
"Nessun risk manager vuole ammettere che non ha fatto il suo lavoro. Così si installa una scellerata alleanza di reciproco interesse personale", ha detto la fonte, che ha chiesto di restare anonima. "Fanno di tutto per parlare male di un whistle blower e farlo passare per una persona poco produttiva. E ci riescono al 100%".

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