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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2012 alle ore 16:28.

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La seconda rata dell'acconto Imu da versare entro lunedì 17 settembre tira la volata a tutte le scadenze fiscali dei prossimi mesi. Ma non solo, perché sarà solo un assaggio degli aumenti che dovranno affrontare i contribuenti italiani da qui alla fine dell'anno. Se si sommano, infatti, gli aumenti tariffari e fiscali, l'ultimo quadrimestre del 2012 chiederà - a seconda della tipologia del nucleo familiare - una spesa extra da 200 a 450 euro in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Gli aumenti
Quella in scadenza lunedì 17 settembre è la "costola" dell'adempimento Imu di giugno, che riguarda però solo l'abitazione principale e le realtive pertinenze. Per agevolare le famiglie, il decreto fiscale convertito ad aprile dal Parlamento ha previsto la possibilità di spalmare in due tranche il pagamento dell'acconto. L'appuntamento riguarda circa 900mila proprietari di casa e - secondo le stime Uil - l'importo medio da pagare si attesta in media sui 44 euro, anche i valori oscillano e saranno sensibilmente più alti in alcune aree metropolitane. Ma la vera stangate per portafogli e conti correnti si prepara per il saldo di dicembre. Sindaci e giunte avranno tempo fino al 31 ottobre per decidere le aliquote da applicare. Tra chi invece ha già deciso, in otto Comuni capoluogo su dieci le amministrazioni hanno approvato un aumento dell'aliquota ordinaria dell'Imu, salita fino al livello medio dello 0,95% rispetto allo 0,76% di partenza stabilita dalla manovra salva-Italia di dicembre scorso. Mentre l'aliquota media sull'abitazione principale si attesta allo 0,44%, saranno soprattutto seconde case, appartamenti in affitto e immobili d'impresa a pagare il conto più salato. I ritocchi al prelievo e il meccanismo del conguaglio faranno in modo che i proprietari di case dovranno pagare il doppio o il triplo di quanto versato con l'acconto.
A questo bisognerà aggiungere il peso dei rincari per le addizionali Irpef (comunali e regionali) che continueranno a farsi sentire nelle prossime buste paga. E c'è poi tutto il fronte tariffario, con la spinta verso l'alto per bollette di elettricità, gas, rifiuti e acqua. Senza dimenticare anche gli ultimi aumenti della benzina. Questo vorrà dire che per tutte queste voci (Imu esclusa visto che l'Ici sull'abitazione principale non si pagava l'anno scorso) una famiglia con due bambini ha speso circa 2.240 nell'autunno 2011 e ne spenderà, invece, circa 2.700 nell'ultimo scorcio di quest'anno.
Gli adempimenti
Ma non è solo una questione di rincari. Il versamento della seconda rata d'acconto Imu apre due settimane di fuoco sul fronte dichiarazioni. Imprese e autonomi, in particolare, saranno chiamati a presentare le dichiarazioni dei redditi 2011 entro lunedì 1° ottobre. Per Unico, Irap e Iva si prepara un tour de force, con gli ultimi controlli da effettuare per evitare errori nella compilazione e nell'invio. E sempre su questo fronte torna protagonista ancora l'Imu: entro il 1° ottobre ci sono milioni di contribuenti che dovranno presentare la dichiarazione, anche se potrebbe anche materializzarsi l'ipotesi di una proroga nei prossimi giorni.

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