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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2012 alle ore 06:41.

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ROMA
Colpo di scena nel processo sul sequestro di Abu Omar, almeno per gli ex vertici del Sismi Nicolò Pollari e Marco Mancini, che pensavano di aver in tasca il proscioglimento, in via definitiva, grazie al segreto di Stato opposto dai governi Prodi e Berlusconi. Ieri la Cassazione ha annullato la sentenza d'appello e disposto un nuovo processo nei loro confronti perché il segreto di Stato è stato applicato in modo troppo estensivo dai giudici di merito. Nuovo processo anche per Giuseppe Ciorra, Raffaele Di Troia e Luciano Di Gregori, anch'essi beneficiari, in appello, del segreto di Stato e quindi prosciolti. Confermate, invece, le condanne (che diventano definitive) degli ex funzionari Sismi Pio Pompa e Luciano Seno (2 anni e 8 mesi di carcere). Così come quelle ai 23 agenti della Cia esecutori del sequestro dell'ex imam di Milano, avvenuto il 17 febbraio del 2003: 7 anni di carcere per ciascuno di loro, 9 per il capo area Robert Lady. Sono tutti latitanti, perciò il ministro della Giustizia Paola Severino dovrà chiederne l'estradizione in Italia, a meno che dichiari di non voler prendere alcuna iniziativa, come disse l'ex ministro Castelli, l'unico che quanto meno fece conoscere ai magistrati di Milano le sue intenzioni, mentre i suoi successori (Mastella, Scotti, Alfano, Palma) non diedero mai alcuna risposta.
Il governo avrà quindi una grana diplomatica da risolvere proprio a fine mandato. La condanna degli ex agenti Cia (la prima nel mondo) per un'extraordinary rendition fece infuriare le autorità americane già dopo la sentenza del Tribunale (2009) e il "caso" è stato risollevato durante il recente viaggio della Severino a Washington. Ora che la Corte ha confermato che il sequestro di Abu Omar fu un atto illegale in spregio alla sovranità territoriale e alle leggi italiane, il governo deve decidere come muoversi.
Quanto alle complicità degli 007 italiani, erano già state assodate ma i giudici avevano prosciolto Pollari e Mancini, e poi gli altri tre funzionari Sismi, grazie al segreto di Stato. Che per la Cassazione, però, non può coprire tutto indistintamente né essere opposto tardivamente come fecero i governi Prodi e Berlusconi. Per Armando Spataro, che con Ferdinando Pomarici coordinò le indagini, la decisione della Corte ha il sapore dolce della vittoria. «È una sentenza importante e confortante - dice - anzitutto perché accerta definitivamente la verità storica dei fatti, come ricostruita nell'inchiesta milanese. E poi perché, accogliendo il ricorso del Pg, conferma che il segreto di Stato non può essere una causa di impunità generale e che i giudici possono valutare, caso per caso, quali sono le prove utilizzabili».
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LA VICENDA

Il rapimento
L'ex imam Abu Omar viene rapito a Milano da agenti della Cia il 17 febbraio 2003 per essere interrogato in Egitto. L'imam denuncia torture
Il processo
Gli ex vertici del Sismi Nicolò Pollari e Marco Mancini sono dichiarati non processabili in primo grado e in appello in virtù del segreto di Stato. Condannati gli agenti della Cia
La Cassazione
Per la Cassazione Pollari e Mancini vanno riprocessati

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