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Questo articolo è stato pubblicato il 23 settembre 2012 alle ore 17:04.

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Legge elettorale, intercultura, legalità, arte, sviluppo sostenibile e molto altro nei laboratori di LoppianoLab: quando i cittadini prendono in mano il Paese. Maria Voce, presidente dei Focolari, appena nominata uditrice al prossimo sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione risponde alle provocazioni di Lucetta Scaraffia e Marco Politi.

Tanti laboratori quante sono le sfide chiave che colpiscono al cuore il Paese e l'Europa. 15 agorà in cui cittadini, esperti, professionisti raccontano l'Italia della crisi ma anche quella della risalita con un unico comune denominatore: la passione per la partecipazione civile.
Affollato il laboratorio "Lo stallo dei partiti. La politica dei tecnici. E i cittadini?" dove si è affrontata la questione della legge elettorale: "Occorre ricostruire una relazione sana tra istituzioni, cittadini e Parlamento per rinsaldare l'alleanza tra eletto ed elettore – ha affermato un alto funzionario del Governo - essere cittadini pro-politica, accanto e non contro i politici".

In piena sintonia il Seminario delle Scuole di partecipazione politica, oggi 24 in tutta la penisola , 500 i giovani coinvolti.
"Dateci educatori veri e vi daremo un mondo migliore" è il titolo del laboratorio nel quale si è ribadita la centralità del fatto educativo come risorsa per il futuro del Paese. Centrale il valore della testimonianza dell'educatore nel contribuire a superare l'attuale crisi che è non solo economica ma valoriale.

Una crisi che ha favorito nuove e diverse forme di illegalità che condizionano la nostra economia, come si è affermato nel laboratorio sulla legalità. Molte le testimonianze, le storie di lotta e speranza come quella di Salvatore Cantone, imprenditore impegnato in prima linea con un'associazione anti-racket e Giuseppe Gatti, magistrato sotto scorta del pool anti-mafia di Palermo, che hanno messo in luce che solo dalla fraternità può nascere una nuova legalità. Sei minuti di applausi continuati e una standing ovation tributata al coraggio di voler essere un'altra Italia.
Un ventaglio di iniziative quelle presentate nel workshop Comunic@ando. Dai laboratori civici, all'uso critico dei media, fino ad un progetto europeo che ha visto giovani italiani in partnership con altri coetanei di altre quattro nazioni.

Punto di confluenza naturale dei lavori della mattina è stato il laboratorio "Italia Europa. Un unico cantiere tra giovani, lavoro, innovazione". Vivace il confronto con gli esperti su economia, formazione ed Europa dove i giovani hanno offerto il proprio contributo per la rinascita dell'Italia: "Il nostro sogno? Far risorgere il nostro territorio, progettando e riconvertendolo insieme", ha affermato con passione Irene Ioffredo di Pozzuoli. E sui rapporti tra le generazioni, Tiziana Ferrario del TG1 ha ribadito l'importanza di crescere insieme, giovani e adulti, in un reciproco scambio tra passione ed esperienza.

"C'è bisogno di più Europa dei cittadini – ha dichiarato con forza Paolo Ponzano, consigliere speciale Commissione Europea – Occorre dare più strumenti alla UE per proseguire sul cammino verso un unione politica efficace e più partecipata".

Gli ha fatto eco Stefano Zamagni, economista, richiamando la necessità a livello nazionale di una forma più matura di democrazia deliberativa, dove i cittadini partecipino quotidianamente alla gestione della cosa pubblica.
Nella presentazione in prima nazionale del libro-intervista: Maria Voce in dialogo con Paolo Lòriga e Michele Zanzucchi, "La scommessa di Emmaus, cosa fanno e cosa pensano i focolarini nel dopo Chiara Lubich" (Città Nuova Ed.) Maria Voce, presidente dei Focolari ha dialogato con Lucetta Scaraffia (Osservatore Romano) e Marco Politi (Il Fatto Quotidiano). Ne è risultato uno scambio intenso e appassionato sulle grandi questioni della chiesa e della società: il ruolo della donna, l'impegno dei laici cattolici, la visibilità dei Focolari oggi, il problema ecumenico, il dialogo interreligioso e i rapporti con i "diversamente credenti".

Di fronte ad una sala gremita – 3.000 persone da tutta Italia e tantissimi collegati in streaming – Maria Voce ha invitato i membri dei Focolari ad un impegno totalitario: "E' questo il momento di offrire il nostro modo di evangelizzare, la nostra testimonianza, la nostra vita, la nostra parola, senza temere di trovare una resistenza. Sono convinta che Dio conduce la storia, e allora di cosa abbiamo paura? Non ci teniamo a farci pubblicità, desideriamo piuttosto che le persone conoscano quel tanto di incisività positiva che riusciamo a mettere nelle realtà umane".

Domenica, ultima sessione dei laboratori tematici: sarà tempo di progetti e di cantieri da continuare nelle varie regioni italiane sotto un unico denominatore: l'impegno personale e collettivo per innovare il Paese.

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