Regione Lazio, che succede ora? I tempi per eleggere un nuovo consiglio

Quattro mesi e mezzo. Tanto ci vorrà al massimo per tornare alle urne nel Lazio ed eleggere il nuovo presidente e i nuovi consiglieri. Tutto dipenderà da quando il presidente dell'assemblea della Pisana, Mario Abbruzzese, firmerà il decreto di scioglimento dell'assemblea regionale. Atto che prenderà atto formalmente delle dimissioni di Renata Polverini e da cui partirà il conto alla rovescia per arrivare al voto.

Il conto alla rovescia
A fissare l'agenda è la legge elettorale regionale (2/2005) che dà tre mesi di tempo per l'indizione delle nuove elezioni. Indizione che deve avvenire con decreto del Presidente della Regione. Sarà dunque la stessa Polverini, in carica fino all'insediamento della nuova Giunta, per l'ordinaria amministrazione, a dover mettere la firma sull'atto che ufficializza la data per il voto e che dovrà tenere conto dei 45 giorni necessari per la campagna elettorale. Contestualmente dovrà anche essere stabilita la ripartizione dei seggi per circoscrizione.

La possibile data
Se lo scioglimento fosse decretato già la prossima settimana si potrebbe andare a votare a febbraio. Questo prendendo in considazione l'ipotesi più dilatoria e dunque che l'indizione arrivasse alla fine del termine massimo dei tre mesi prescritti dalla legge (e quindi fine dicembre) a cui si aggiungerebbe il mese e mezzo di campagna elettorale.
Ma se ci fosse un accordo tra tutte le forze politiche e le circostanze lo richiedessero i tempi potrebbero anche accorciarsi. Non fu il caso della legislatura precedente, quella interrotta prematuramente dalle dimissioni di Piero Marrazzo. Allora i tempi "tecnici" furono utilizzati fino all'ultimo giorno.

La reggenza
Fino al voto e all'insediamento del nuovo governo regionale, a guidare la giunta per l'ordinaria amministrazione sarà sempre Polverini. A meno che la presidente non decida di sospendersi dall'incarico. In quel caso subentrerebbe il vicepresidente dell'Udc Luciano Ciocchetti.

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