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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2012 alle ore 12:47.

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Il Pdl non è allo sbaraglio. Lo ha ricordato Silvio Berlusconi ai cronisti che lo attendevano al binario 1 della stazione Termini dove è arrivato in treno da Milano. A mettere in allarme i giornalisti è stato un twitt diffuso in mattinata da Daniela Santanchè: «Evviva! È cominciato il cambiamento! Berlusconi in viaggio in treno verso Roma tra la gente». Senza cravatta, sorridente, in completo grigio scuro e camicia blu notte l'ex premier ha salutato turisti, passanti e gli altri viaggiatori sorpresi dal suo arrivo. Rispetto al passato, niente applausi, ma neanche una contestazione.

Mai più «baci della morte» a Renzi
L'ex premier evita ogni commento sul caso Fiorito e sulle fibrillazioni interne al Pdl, e preferisce elogiare il Frecciarossa di Trenitalia con cui è rientrato nella capitale: «Mi chiedete se preferisco l'aereo al treno?
Sono due cose diverse, comunque il treno è comodissimo». A chi gli chiede degli effetti che i suoi elogi potrebbero produrre sul candidato alle primarie del Partito democratico Matteo Renzi, il Cavaliere ha risposto: «il mio è un bacio della morte e Renzi? Allora non lo bacerò più...». Dopo la crociera, dunque, la ferrovia. Silvio Berlusconi ha scelto di rientrare e Roma, da Milano, in treno. Il Cavaliere è partito stamane dal capoluogo lombardo. Berlusconi dovrebbe incontrare poi in giornata i vertici del Pdl per fare il punto sulla disastrosa vicenda del Lazio. E raccontare, forse, l'inedito viaggio in treno.

La polemica a distanza con Casini
Nel pomeriggio, un passaggio dell'intervista rilasciata questa mattina da Berlusconi al sito Huffington Post Italia («Bisogna scongiurare che l'Italia finisca in mano a soggetti che in comune non hanno proprio nulla. Io stesso ho avuto problemi con i miei alleati, eppure partivamo da basi comuni che sembravano solide. Cosa potrà mai accadere all'Italia governata da un'armata Brancaleone che comprende Vendola e Casini, Bersani, la Bindi e Di Pietro?») ha spinto il leader dell'Udc a reagire via Facebook. «Silvio vive da tempo una realtà immaginaria - ha scritto Pier Ferdinando casi sul suo profilo - Solo così si spiega la sua dichiarazione di questa mattina dove denuncia un'alleanza Pd, Udc, Idv e Sel, che é frutto solo della sua speranza». «Mi dispiace deluderlo ancora una volta: noi saremo in campo con i moderati italiani delusi dalle sue promesse mancate», conclude Casini.

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