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Questo articolo è stato pubblicato il 25 settembre 2012 alle ore 12:34.

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La recessione in Italia e Spagna si sta «intensificando». Lo dice Standard & Poor's in un rapporto. L'agenzia rivede in peggio anche le stime di crescita dell'eurozona per il 2012 a -0,8% ed invariata nel 2013.

L'agenzia di rating taglia ancora le stime dell'economia dell'Eurozona per il biennio 2012-2013, abbassando i valori già critici espressi a luglio scorso. Per l'anno in corso l'agenzia prevede un calo del Pil dello 0,8%, rispetto al -0,7% di luglio, e per il 2013 cancella il segno più (+0,3%) prevedendo una crescita zero. Ancora peggiori le revisioni per il Pil della Spagna con una stima per il 2013 che passa da -0,6% a -1,4%.

Quanto all'Italia, S&P parla di una "recessione piu' profonda" mentre non mancano i segnali preoccupanti per la Francia che viene vista "impantanata" senza nessun crescita.

A livello globale - aggiunge il rapporto Fmi - è stata messa in atto una serie di riforme «volta a rendere il sistema finanziario più sicuro in modo da produrre una crescita stabile e sostenibile», riforme che «vanno nella giusta direzione», ovvero rendere mercati e istituzioni più trasparenti, meno complessi, meno indebitati, meglio capitalizzati e in grado di assorbire perdite. «Sebbene i cambiamenti strutturali non siano sempre evidenti, le riforme vanno nella giusta direzione e nel tempo creeranno un sistema meno soggetto all'instabilità», si legge nel documento. Riforme di questo genere, che «hanno evitato il collasso del sistema e sostenuto l'economia dando tempo al settore finanziario di riprendersi», riguardano soprattutto il sistema bancario, imponendo di assorbire i costi di alcune attività rischiose. I nuovi standard, dice il Fmi, «potrebbero incoraggiare le banche a spostare determinate attività verso il settore non bancario o a mettere in atto migliori economie di scala».

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