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Questo articolo è stato pubblicato il 26 settembre 2012 alle ore 06:37.


NEW YORK. Dal nostro corrispondente
«L'Europa è sull'orlo del collasso finanziario?»: forse Christian Amanpour che ha fatto ieri la sua domanda a Mario Monti su Cnn International non ricordava gli interventi della Bce o la caduta degli spread o la ripresa delle borse. Per Monti la risposta è stata facile, per il futuro europeo – e per quello italiano - siamo ottimisti, il grosso del lavoro è stato già fatto. Ma che nell'intervista al premier italiano la Amanpour sia partita da una domanda sull'Europa e non sull'Italia è significativo: Monti è ormai considerato in materia di crisi, di Europa, di futuro europeo come il "portavoce" in alternativa ad Angela Merkel.
Che questo sia emerso a New York proprio in questi giorni, quando i leader sono a distanza ravvicinata, non è un caso. Il britannico David Cameron ha suonato la campanella di apertura del Nasdaq, ma in Europa non conta. Il presidente francese Hollande è alla guida del suo Paese da troppo poco tempo, non ha dietro di sé la potenza economica della Germania o, ancora, l'autorevolezza della Merkel o di Monti in materia economica. Di questo Monti si è reso conto e ieri mattina, durante un meeting con la stampa al Palazzo di Vetro, ha detto che nel breve incontro di lunedì notte con Barack Obama ha parlato con lui di economia europea e dei progressi compiuti in questi ultimi mesi.
Alla Amanpour, che lo ha provocato anche sulla Germania, ha risposto che «l'Europa ha una leadership collettiva...che la leadership tedesca è benvenuta soprattutto se può convincere la sua opinione pubblica a capire la vera natura dei problemi europei...nell'ultimo mese l'atteggiamento tedesco è cambiato ci hanno messo un po' ma è cambiato. L'Europa sta lavorando per risolvere i propri problemi, per questo sono ottimista». C'è poi la parte italiana: Monti ha confermato che non si presenterà alle elezioni. «Sono senatore e mi sembra importante che la vita politica riprenda», ha detto. Cosa che ovviamente non esclude l'ipotesi che continui a fare il premier a seconda degli esiti delle elezioni e della necessità che potrà avere il Paese di portare a termine un progetto ancora incompiuto affidandolo a chi l'ha cominciato.
E Berlusconi? Si ricandida? «Non so se si candiderà, ma ne ha diritto. Non ha mai lasciato la politica, solo l'incarico di presidente del Consiglio e avrebbe chiaramente tutto il diritto di farlo».
Sempre ieri mattina all'incontro con i giornalisti italiani Monti ha detto che considera «questa tre giorni come un'occasione per favorire una maggiore conoscenza e percezione dell'Italia. Nel mio discorso darò un quadro compiuto del pensiero italiano».
Ma già ieri notte Monti questo lo ha fatto in un contraddittorio d'eccezione organizzato dall'ambasciatore a Washington Claudio Bisogniero in una cena privata al ristorante le Cirque.
Fra i partecipanti, il segretario al Tesoro americano Tim Geithner, il presidente della Federal Reserve di New York William Dudley, il finanziere George Soros, Frank Bisignano, numero due di JP Morgan Chase, Mark Zandi, capo economista di Moody's, i due più importanti manager italiani in America per capitalizzazione aziendale, Lamberto Andreotti, Ceo di Bristol-Myers Squibb, e Fabrizio Freda, Ceo di Estee Laudeer e vari altri protagonisti del mondo economico e degli affari americano. Di nuovo, tema centrale, Europa e Italia. La cena è avvenuta troppo tardi per avere indiscrezioni su cosa si è detto, ma sappiamo cosa Monti può aver detto ai suoi interlocutori visto che ce lo ha di nuovo anticipato nel pomeriggio: «Gli italiani – ha detto – sono stati responsabili, sono state fatte loro richieste straordinarie e hanno risposto bene (senza dimostrazioni che abbiamo visto da altre parti ndr) e abbiamo gettato le basi per la crescita» anche se, ha detto ancora Monti, non tornerà subito e si dovrà attendere la prima metà del 2013.
Monti ha anche minimizzato il dato di ieri sui consumi con un calo del 3%: «Il calo non è molto rispetto alla cura intensa a cui abbiamo dovuto sottoporre l'economia italiana». Il premier ha anche anticipato che il primo ministro del Qatar sta esplorando «l'ipotesi di un investimento importante in Italia». Oggi il discorso davanti all'Assemblea Generale.
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