Le Regioni al Governo: misure sui tagli entro la settimana prossima. Formigoni: aboliti oltre 300 consiglieri

Prima l'incontro con il Capo dello Stato, poi quello con il Governo. Sul piatto le proposte delle Regioni per abbattere i costi della politica. Nella riunione che si è tenuta a Palazzo Chigi, alla presenza del sottosegretario Catricalà, le Regioni hanno sostenuto la necessità di adottare «un provvedimento legislativo concordato urgente, da emanare entro la prossima settimana». Il provvedimento per i tagli ai costi della politica, ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, lasciando Palazzo Chigi, «è giusto e necessario», e riguarda «sia le Regioni a Statuto ordinario che quelle a Statuto speciale».

Le tre proposte delle Regioni
Il decreto urgente dovrà introdurre tre principi: una riduzione netta e significativa di tutti i costi della politica, a partire, per le Regioni che non si sono ancora adeguate, dalla piena applicazione delle norme per la riduzione del numero dei consiglieri regionali (già previste dal decreto legge 138 del 2011), promuovendo così una omogeneizzazione delle diverse situazioni regionali. Ci dovrà essere poi un'azione volta ad assicurare piena trasparenza dei dati relativi ai costi di funzionamento delle istituzioni e dei gruppi consiliari. Infine, andranno attivate procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti, anche per quelle spese connesse ai costi della politica, ancora oggi non sottoposte a questa verifica.

Formigoni: oltre 300 posti da consigliere saranno aboliti
«Oltre trecento posti da consigliere regionale, un terzo del totale, saranno aboliti», ha anticipato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, uscendo da palazzo Chigi, a proposito del provvedimento urgente per la riduzione dei costi che le Regioni hanno proposto al Governo. «Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano e il Governo hanno molto apprezzato le nostre proposte: ringrazio in particolare il presidente Napolitano per la sensibilità istituzionale dimostrata», ha aggiunto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, alla fine dell'incontro.

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