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Questo articolo è stato pubblicato il 29 settembre 2012 alle ore 10:02.

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(Ansa)(Ansa)

TORINO - ''Abbiamo superato un momento di rischio gravissimo. Il nostro paese era vicinissimo a perdere la sua sovranità, la sua indipendenza''. Corrado Passera esordisce cosi' agli Stati generali del Nord, in corso al Lingotto di Torino. ''Un paese amministrato da commissari esterni sarebbe diventato di serie B - dice il ministro dello Sviluppo economico -. Tutti insieme siamo riusciti a evitare questo''.

Passera risponde in un 'question time' stile Montecitorio alle domande del segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, e della platea. Un'ora di dibattito a tutto tondo, tra applausi e temi caldi. Come il fisco: ''L'obiettivo dovrà essere abbassare le tasse, a partire da quelle sul lavoro e sulle imprese''.

Il mondo imprenditoriale del Nord chiede una minore pressione fiscale per aumentare la competitività delle imprese. Passera evidenzia la necessita' di ''supportare le imprese, senza distinguere Nord e Sud Italia''. ''Sarebbe pericoloso - afferma - un allargamento della performance tra le varie parti del Paese. E' chiaro, poi, che qui al Nord c'e' la locomotiva e c'e' grandissima energia''.

L'applauso piu' convinto dell'assemblea arriva sul federalismo. Ancora il ministro dello Sviluppo economico: ''Non abbiamo realizzato il federalismo di cui c'e' bisogno. Il Governo farà quello che deve fare, la politica e i partiti devono fare la loro parte e organizzare meglio il federalismo. Oggi la nostra e' una riforma a meta', molte regole non sono state ancora fissate. I controlli non sono adeguati e meccanismi come la certificazione dei bilanci non sono la regola in tutta Italia''.

Passera sottolinea poi che ''bisogna premiare le amministrazioni virtuose e commissariare sul serio quelle che non lo sono per rimetterle a posto''. Quindi un accenno al Pil: ''L'andamento del Pil e' in linea con quello che era ragionevole aspettarsi. Il 2012 non poteva chiudersi meglio che con un -2% anche se qualcuno era più ottimista. Pensavamo che l'Europa si sarebbe comportata in modo diverso, che avrebbe preso in mano il problema della crisi del debito e abbassato velocemente gli spread. Cosa che non e' avvenuta se non negli ultimi mesi''.

Lasciando il Lingotto, Passera parla di Fiat. Dopo l'impegno assunto nell'incontro di sabato scorso tra i vertici della casa automobilistica torinese e il Governo, il ministro annuncia che ''siamo già al lavoro, i tavoli con la Fiat sono già iniziati''.

Da Maroni sono arrivati due inviti al ministro. Primo: ''Dopo il decreto salva-Italia, mi piacerebbe il salva imprese del Nord. Secondo: ''Dica al ministro Fornero di ritirare quell'obbrobrio di riforma del Lavoro, che irrigidisce la flessibilità in ingresso, esattamente il contrario di quello che serve in un periodo di crisi''.

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