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Questo articolo è stato pubblicato il 03 ottobre 2012 alle ore 18:15.

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Matteo Renzi (Ansa)Matteo Renzi (Ansa)

No a cambi di regole in corsa per le primarie del centrosinistra, con l'inserimento del ballottaggio: è quanto chiede Matteo Renzi.
«Non capisco perché non vadano bene le regole del passato quelle che andavano bene quando hanno vinto Prodi, Veltroni, Bersani», scrive nella sua newsletter.

E ancora: «Sabato prossimo ci sarà un'assemblea nazionale del Pd per decidere le regole delle primarie. Non capisco perché non vadano bene le regole del passato. Sono le stesse identiche regole che hanno visto la vittoria di Pisapia e di Vendola a livello locale, per dire. Pare che desiderino cambiarle» scrive il sindaco di Firenze nella sua newsletter settimanale. «Mi pare un errore inserire il ballottaggio (alle primarie chi arriva primo vince. Non è che dopo aver vinto, poi, c'e' la gara di ritorno) - obietta Renzi -. Mi pare un errore grave immaginare un ballottaggio in cui possa votare solo chi ha votato al primo turno (e se la prima domenica ti ammali?). Mi pare un errore cercare di restringere la partecipazione: in tutto il mondo la sinistra allarga il campo della partecipazione e la destra restringe (si pensi alle controversie americane tra i sostenitori di Obama e quelli di Romney). Però io non faccio parte dell'assemblea nazionale del Pd e non voglio dare motivi di ulteriore divisione».

Il "rottamatore" ricorda che «Bersani ha detto che farà di tutto per fare primarie aperte, libere e democratiche. Non so se il segretario ha ancora la maggioranza degli elettori del centrosinistra: questo lo diranno le primarie. Ma il Segretario ha sicuramente la maggioranza dei membri dell'assemblea: tocca a lui dimostrarsi di parola, come io mi auguro - conclude Renzi -. Da parte mia rinuncio alle polemiche e aspetto di capire cosa verra' fuori. Continuando a coltivare la speranza che prevalga la saggezza e non si cambino le regole in corsa».

«Io non credo nella superiorità culturale della sinistra sulla destra. Questo atteggiamento spocchioso ha già creato danni pazzeschi al centrosinistra» aggiunge il sindaco in un passaggio rispondendo a un articolo di Michele Serra. «Credo però profondamente nella superiorità culturale dell'altruismo sull'egoismo - aggiunge Renzi -. E che su questo tema ci giochiamo una parte importante del futuro dell'Italia. Discende da questo la nostra idea di comunità».

«Ieri Ed Miliband, leader dei laburisti inglesi, molto a sinistra secondo gli schemi dei commentatori, ha fatto un bellissimo discorso - afferma il sindaco - rivolgendosi in particolar modo ai delusi del governo Cameron, ricordando loro la comune appartenenza e invitandoli a lasciare la destra per contribuire a ridare un futuro alla Gran Bretagna. Ha parlato di merito, di futuro, di educazione, di impresa, di orgoglio nazionale. E ha chiesto il voto degli altri. E adesso come la mettiamo? Un pericoloso reazionario anche lui, come Renzi?», ironizza.

Con le primarie a dire del Renzi «può finire l'incantesimo di una stanca politica che in questi anni ha cambiato solo i nomi, ma non le facce. Questo momento e' adesso. La possibilità che la sorpresa accada stupisce e responsabilizza». «Siamo dunque a metà dell'opera - prosegue Renzi - e devo confessare che la quantità delle persone che affollano le nostre iniziative continua a sorprendermi, con un clima impressionante, quasi magico». Renzi anche ringraziato Oscar Farinetti, fondatore di Eataly che oggi ha scritto una lettera all'Huffington Post, elogiandolo. «Il coraggio è contagioso. Se uno non ha paura di andare contro vento, controcorrente, contro la pigrizia, gli altri si lasciano contagiare volentieri - osserva il "rottamatore" - E a quel punto l'onda non si ferma».

La modifica dello Statuto del Pd che permette la candidatura di Matteo Renzi e di altri candidati del Partito democratico alle primarie, sarà una norma transitoria. Questo recita il dispositivo che, a quanto apprende l'Adnkronos, verrà votato all'assemblea nazionale di sabato a Roma.

«Vedo che Renzi chiede con insistenza perché si devono cambiare le regole. Vorrei fargli notare sommessamente che sabato riuniamo l'Assemblea nazionale del Pd per cambiare la regola dello statuto in modo da consentirgli di candidarsi alle primarie» afferma Nico Stumpo, responsabile Organizzazione del Pd.

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