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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2012 alle ore 16:20.

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Antonio Conte tornerà a guidare la sua Juventus dalla panchina il prossimo 9 dicembre, in occasione della sedicesima giornata di campionato, quando i bianconeri saranno di scena al Barbera di Palermo. È questa la decisione del Tribunale nazionale di arbitrato dello sport (Tnas), che si è pronunciato sulla squalifica di 10 mesi inflitta al tecnico leccese per l'omessa denuncia in Albinoleffe-Siena del maggio 2011. Di fatto, Conte sarà a costretto a seguire dalla tribuna tutte le gare della fase a gironi della Champions League, ma potrà riprendere a tutti gli effetti il suo lavoro prima del giro di boa del campionato. Si è verificato quello che in molti tra gli addetti ai lavori avevano anticipato nei giorni scorsi. Vale a dire, un forte, fortissimo sconto sulla sanzione prevista dalla Disciplinare e confermata in secondo grado dalla Corte di giustizia federale. In definitiva, quattro mesi di stop contro i 15 che aveva proposto Palazzi nella fase dibattimentale dell'inchiesta.

Conte ha sperato fino all'ultimo di ottenere il proscioglimento, ma il Tnas ha ribadito le responsabilità del tecnico bianconero (l'omissione di denuncia non viene cancellata), pur mitigando e non poco la sanzione riconosciutagli dai due precedenti gradi di giudizio. Conte ha iniziato a scontare la pena dallo scorso 11 agosto, prima gara ufficiale della stagione bianconera, Juventus e Napoli a Pechino per giocarsi la Supercoppa italiana. Da allora, ha consegnato le chiavi della squadra al suo ex compagno di spogliatoio Massimo Carrera, che l'ha diretta da bordo campo fino a oggi. L'allenatore campione d'Italia 2011-12 ha sempre dichiarato di essere estraneo ai fatti che gli sono stati contestati, con un piglio e una determinazione che in alcuni casi hanno sorpreso addirittura la società bianconera, che si è sempre schierata al suo fianco, rilanciando il suo impegno per chiarire la posizione del suo tecnico e rilanciando al mittente le accuse che provenivano da più parti. Conte si sente vittima di un'ingiustizia, ma per come si erano messe le cose è probabile che possa ritrovare il sorriso a stretto giro di posta. Negli ultimi casi di omessa denuncia, i tesserati della Federcalcio erano infatti stati sanzionati con sei mesi di squalifica.

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli non sembra però soddisfatto dello sconto riservato ad Antonio Conte dal Tnas. In una nota apparsa sul sito ufficiale della squadra, il numero uno bianconero sostiene: «Mantengo la mia convinzione, condivisa da tutta la Juventus, che Antonio Conte sia un uomo innocente e completamente estraneo ai fatti che gli vengono attribuiti. La conferma della squalifica è una sconfitta ingiusta, che deve far riflettere tutto il sistema calcistico».

Quantomeno la Signora avrà di nuovo a disposizione il suo
tecnico a partire dalla trasferta di Palermo del 9 dicembre, e
Agnelli fa capire di attendere con ansia il momento in cui Conte
potrà tornare in campo: «La Juventus aspetta il suo allenatore
finalmente in panchina, dove il suo talento riesce ad esprimersi
pienamente, proseguendo il lavoro che quotidianamente sta
garantendo, con abnegazione e dedizione alla squadra».

Una riflessione, infine, sulla giustizia sportiva, con Agnelli che critica l'arretratezza e l'incongruenza del sistema giudiziario italiano: «Alle mille parole fatte da più parti su questa vicenda, le istituzioni sportive devono oggi dare seguito con una riforma profonda del sistema della giustizia sportiva, che sia in grado di evitare le pericolose asimmetrie, cronologiche e di giudizio, che si sono verificate negli ultimi anni e che hanno spesso dato luogo a vere ingiustizie. Auspico - conclude Agnelli - che questo appello venga raccolto rapidamente, perché tali deviazioni non si ripetano mai più».

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