Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2012 alle ore 07:35.

My24

TOKYO - Gli esperti del Fondo Monetario Internazionale danno un dispiacere al governo italiano ma lo promuovono a pieni voti: da un lato, hanno scartato come troppo ottimistiche le previsioni ufficiali sulle prospettive dell'economia, dall'altro hanno avuto parole di alto elogio per l'opera dell'esecutivo guidato da Mario Monti.

Per l'Fmi, l'Italia resterà a lungo in una pesante recessione: dopo il -2,3% del Pil previsto per quest'anno, la nuova stima pronostica per il 2013 un ulteriore calo dello 0,7%, mentre tre mesi fa ipotizzavano una contrazione limitata allo 0,3 per cento; solo nell'ultimo trimestre del 2013 l'economia italiana potrà approssimarsi alla crescita zero, mentre la disoccupazione sarà salita all'11,1 per cento.

Il messaggio evidenziato a Tokyo (in anticipazione del meeting annuale dell'Fmi) dal capo economista del Fondo, Olivier Blanchard, riguarda la necessità, per i Paesi ad alto indebitamento, di procedere sulla strada del consolidamento fiscale ma anche di "mantenere la crescita".

In questo senso, sembrerebbe che la medicina somministrata all'Italia sia anche troppo amara. Ma - ha spiegato Carlo Cottarelli, direttore del Fiscal Affais Department dell'Fmi nel presentare stamattina il nuovo "Fiscal Monitor", per quanto l'Fmi preferisca un "passo graduale" negli aggiustamenti, nei singoli Stati il ritmo appropriato dell'aggiustamento dipende dall'entità degli squilibri fiscali, dal grado delle pressioni dei mercati e dallo stato complessivo delle economie. Così ha espresso un "pieno supporto all'azione del governo Monti nei suoi sforzi di ridurre il deficit e arerstare l'incremento del debito pubblico" e ha lodato in particolare la riforma pensionistica: "Tra le economie avanzate, l'Italia è ora nella situazione migliore nel fronteggiare la pressione derivante dall'aumento della spesa previdenziale ("healthcare and pension spending") nei prossimi 20 anni".

In prospettiva, Cottarelli ha poi riconosciuto l'opportunità di una minore tassazione sul lavoro ma ha aggiunto che "occorre tempo" in quanto non si può pensare di porre rimedio in pochi mesi a situazioni sfavorevoli accumulatesi nell'arco di decenni.

Blanchard ha altresì sottolineato che le necessarie e pesanti misure attuate nell'immediato stanno contribuendo a migliorare le prospettive dell'Eurozona, dando impulso a una "ragionevole speranza" che il peggio sia dietro le spalle. Tuttavia, rispondendo a una domanda sul perché i tassi sui bond italiani e spagnoli sono scesi, ha detto che è possibile che sia successo in anticipazione, da parte degli investitori, dell'accettazione" del programma OMT della banca centrale europea (che richiede la sottoposizione a drastiche misure delineate dall'esterno in cambio di un acquisto eventualmente illiminato di bond nazionali). "Se è così – ha concluso - non possiamo essere sicuri che questi tassi resteranno a livelli bassi".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi