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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2012 alle ore 16:51.

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Sabina Guzzanti e Mara CarfagnaSabina Guzzanti e Mara Carfagna

Sabina Guzzanti dovrà versare 40mila euro all'ex ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, come risarcimento per ciò che l'attrice comica disse al «No Cav Day» che si svolse nel 2008 a Roma. La canzone cantanta dalla Guzzanti, che ha dato vita alla causa di diffamazione presso il tribunale civile di Roma, fa il verso a una canzone romana che così dice: «Osteria delle ministre, le ministre son maestre e se a letto son portento, figuriamoci in parlamento, dammela a me Carfagna, pari opportunità».

Una parodia a cui poi avevano fatto seguito allusioni sessuali su presunti rapporti tra l'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l'ex ministro ora deputata Pdl. Era il periodo in cui sui giornali si parlava delle presunte intercettazioni che coinvolgevano il Cavaliere e l'esponente del Pdl ma che non sono mai state pubblicate. Oggi Carfagna dice alle agenzie: «Preferisco non commentare. La sentenza si commenta da sola».




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