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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2012 alle ore 09:51.

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Mercadante (Ansa)Mercadante (Ansa)

Un ampio potere di gestione, libertà di firma e di erogazione di denaro. Si può riassumere così la vita professionale di Patrizio Mercadante, finito ieri mattina agli arresti con l'accusa di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sulle case vacanze di Milano.

Mercadante ricopriva il ruolo di direttore nel settore Minori e giovani del Comune di Milano, e da lì ogni anno poteva disporre di almeno 2 milioni. Denaro che destinava a suo totale discrezione, e attraverso il quale, secondo gli inquirenti, riusciva a "ricavare" anche denaro per sé.

I progetti
Sono i più svariati, e abbondantemente finanziati. Si tratta di una trentina di progetti, e qualcuno già suona difficilmente giustificabile.
C'è il progetto "maturità senza paura" che ha ottenuto 85mila euro e "Orti botanici" che ne ha presi 273mila. Poi c'è anche la parrocchia Nazzaro e Celso che per il progetto "Ci sto dentro" ha preso 30mila. Senza dimenticare l'iniziativa "Crescere imparando a gestire i conflitti", delle suore Marcelline, che ha ricevuto 100mila euro, o il progetto "Pedibus" dell'associazione Meio Milano, finanziata con 223mila euro.

Solo la cooperativa il Giardinone prende due tranche da 450mila euro, più altri 273mila per gli Orti didattici. La Galdus ha ottenuto 120mila euro per lo studio "Giovani domandano Milano risponde". A confronto, suonano quasi più "neutri" i 270mila euro per il Teatro dei burattini di Como.
Si aggiunge anche il San Raffaele, che con "Iperculturalità" riceve 55mila euro; l'orchestra giovanile Pepita, con 70mila euro, l'ente Piazza del Lavoro per "Made in Milano" che prende 190mila euro, l'iniziativa "Scrivere sui margini", del valore di 10mila euro, e "Scambio libro", finanziato con 25mila euro.

Le indagini proseguono
Su tutte le erogazioni c'è la lente della Procura di Milano e del procuratore Alfredo Robledo. L'inchiesta si divide dunque in due filoni: da una parte le tangenti intascate da Mercadante, per almeno 100mila euro; dall'altra la turbativa d'asta per gli appalti di Palazzo Marino, dove ha gestito 3 appalti da 38 milioni di euro complessivi. Secondo la tesi accusatoria, avrebbe partecipato al giro di mazzette anche l'avvocato Antonio Picheca, segretario generale dell'Istituto dei ciechi e già commissario della Fondazione Pini. Mentre Dario Zambelli, titolare della Borgunitour, la società turistica che si è aggiudicata gli appalti della gestione delle case vacanze di Milano, avrebbe partecipato alla turbativa d'asta. Sia Picheca che Zambelli sono finiti ieri agli arresti, mentre per la collaboratrice di Mercadante, Giulia Pezzali, sono stati stabiliti i domiciliari.

Gli inquirenti stanno però allargando il tiro. Secondo la Procura di Milano esisterebbe una rete di "amici" che si aiutava all'occorrenza. Nelle intercettazioni è finito anche il nome del prefetto Gian Valerio Lombardi, che Picheca sosteneva di voler coinvolgere per migliorare la posizione professionale di Mercadante, caduto in disgrazia dopo la sconfitta della Moratti alla elezioni amministrative di Milano. Inoltre nel mirino della Procura ci sarebbe anche la gestione degli immobili dell'Istituto ciechi, che secondo l'accusa sarebbe stato gestito in modo arbitrario.

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