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Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2012 alle ore 17:53.

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Mondo sindacale in allarme: nella legge di stabilità appena varata ci sarebbero interventi sugli orari degli insegnanti che, di fatto, si tradurrebbero in un taglio degli organici. Secondo le indiscrezioni raccolte dal prossimo anno scolastico i professori delle scuole di ogni ordine e grado, insegnanti di sostegno compresi, dovranno lavorare fino a 24 ore a settimana contro le 18 attuali.

Pantaleo: coinvolgerebbe anche gli insegnanti di sostegno
«Abbiamo saputo, ma finora non abbiamo visto nulla di scritto - spiega il segretario generale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo - che avrebbero intenzione di aumentare l'orario degli insegnanti, compresi quelli a "18 ore". Verrebbero portati tutti a 22/24 ore. Un aumento di quattro o sei ore che coinvolgerebbe anche gli insegnanti di sostegno».

Aumento a parità di salario
«Per la scuola - sottolinea Pantaleo - oltre all'ulteriore blocco dei contratti e degli scatti d'anzianità fino al 2017, l'ultima trovata è l'aumento dell'orario di lavoro a 24 ore a parità di salario per le scuole secondarie superiori. Le conseguenze saranno maggiori carichi di lavoro per i docenti, la riduzione di migliaia di supplenze per gli spezzoni e di quelle brevi».

Si tagliano organioco e risorse
Si tagliano quindi ulteriormente, dice Pantaleo, «organico e risorse alla scuola pubblica in perfetta continuità con il Governo Berlusconi. Ormai è evidente a tutti che questo Governo, pur di difendere gli interessi delle banche e della speculazione finanziaria, affossa i diritti dei lavoratori e lo stato sociale. Vogliono privatizzare il sistema d'istruzione e la ricerca
pubblica ritenuti un lusso che il Paese non puo' permettersi». E ricorda che lo sciopero del 12 ottobre e le altre manifestazioni programmate insieme agli studenti «chiederanno un radicale alternativa alle politiche del Governo Monti e del ministro Profumo».

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