Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 ottobre 2012 alle ore 15:50.
L'ultima modifica è del 10 ottobre 2012 alle ore 13:35.

My24
Il ministro della Salute Renato BalduzziIl ministro della Salute Renato Balduzzi

Bocciatura senza appello da parte della Cgil, reazione positiva sul fronte Cisl. Critiche da Pd e Pdl: nel mirino, rispettivamente, i tagli alla sanità e l'aumento dell'Iva. È questo, in estrema sintesi, il quadro delle reazioni di politica e forze sociali alla Legge di stabilità da 11,6 miliardi, che in nottata ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. Le Regioni riconfermano «la piena volontà di ridurre i costi della politica», ma esprimono in una nota «forte preoccupazione per la situazione che potrebbe determinarsi con il varo della legge di stabilità e per le conseguenze che alcune misure avranno su servizi fondamentali per i cittadini, in primo luogo per il servizio sanitario, l'istruzione e le politiche sociali».

Balduzzi: rivedere i tagli alla sanità
Il ministro della Salute Renato Balduzzi non ha digerito i nuovi tagli alla sanità che i colleghi di Governo hanno inserito nella Legge di stabilità, approvata in nottata dal consiglio dei ministri. Ulteriori interventi che, sottolinea, vanno ripensati. La collega responsabile del ministero del Lavoro Elsa Fornero approva invece il provvedimento: sul miliardo e 600 milioni di euro stanziati nella notte dal Cdm per la detassazione del salario legato alla produttività fa presente che «queste risorse rappresentano l'impegno concreto del governo, per ribadire l'importanza che il tema della produttività ha per il rilancio della nostra economia». Il mini taglio dell'Irpef, continua la responsabile del Welfare, «è un segnale di attenzione alle fasce più deboli in una fase e in un momento di difficoltà». Di diverso parere la leader della Cgil Susanna Camusso: stop a manovre depressive, avverte. «Negli ultimi tre anni - ricorda Camusso -, e ancora oggi con la legge di stabilità, c'è stato il più grande licenziamento di massa». La Confcommercio vede il bicchiere mezzo pieno: l'aumento di un punto dell'Iva è un errore. Non gioverà, dicono, né alla crescita né all'equità.

Bersani: attenzione agli effetti dei tagli. Il Pdl: misure senza direzione
Che la sforbiciata su questo settore sia il punto debole del provvedimento lo dimostrano anche le parole di Pier Luigi Bersani: il segretario del Pd ammette che ci sono elementi positivi, la riduzione delle aliquote più basse «va benissimo», ma - sottolinea- «serve un'occhiata molto precisa sugli effetti dei tagli alla sanità». «Temo - aggiunge - che sotto la parola ingegnerizzazione ci siano i tagli di 6.300 - 6.400 posti di lavoro di insegnanti. Su questi due punti vogliamo chiarimenti, siamo pronti a intervenire per correzioni». Il Pdl critica l'aumento dell'Iva. «Da una prima lettura - osserva il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi (Pdl) - sembra che la Legge di stabilità contenga una serie di provvedimenti senza una direzione chiara e netta, molto probabilmente perche' risente di un problema di rapporto tra la presidenza del Consiglio e il ministero dell'Economia». «Chiediamo con forza al Governo - aggiunge Lupi - di dare seguito, invece di aumentare l'Iva, alla proposta di Squinzi e della Confindustria di spostare gli incentivi dalle imprese alla diminuzione delle tasse sulla imprese; se non avverra' presenteremo noi un disegno di legge».

La Cgil boccia la manovra. La Cisl: è una svolta
I sindacati replicano alla nuova manovra da 11,6 miliardi in ordine sparso. Mentre il leader della Cisl Raffaele Bonanni promuove la Legge di stabilità, sottolineando che la decisione di tagliare l'Irpef è «un segnale parziale ma molto, molto importante» che segna una vera e propria svolta da parte del Governo, la Cgil denuncia - per voce del segretario confederale Vincenzo Scudiere - che «i cento milioni di euro stanziati dal governo per i lavoratori esodati non bastano». Mentre dal segretario Susanna Camusso arriva una netta bocciatura del provvedimento: «È una manovra depressiva, che aumenterà il costo della vita per gli incapienti», attacca. La legge di stabilità, osserva ancora la sindacalista, rischia di rendere superfluo il dibattito sull'opportunità di un 'Monti bis', perché il prossimo esecutivo sarà comunque "condizionato" dalle scelte di quello attuale. Per affrontare la crisi, conclude, bisogna «occuparsi del Paese e non continuare a fare manovre depressive, tassazione e tagli alla spesa».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi