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Questo articolo è stato pubblicato il 11 ottobre 2012 alle ore 17:39.
«La Lega ha un profonda responsabilità del dilagare della 'ndrangheta al Nord perché ha taciuto, anzi ha attaccato chiunque parlasse di legame tra economia settentrionale e criminalità organizzata!». Lo ha detto Roberto Saviano, che a Italia In Controluce su Radio 24 commenta tra l'altro l'arresto di Domenico Zambetti e l'inchiesta della Procura milanese che apre la crisi al Pirellone. «La Lega dovrebbe stare attenta - aggiunge lo scrittore - a fare certe dichiarazioni di estraneità perché prima della vicenda Belsito solo la parola interloquire spaventava i leghisti, li indignava».
Secondo Saviano, «i militanti della Lega dovrebbero pretendere dai dirigenti un atteggiamento diverso e chiarezza. La Lega minaccia pronosticando elezioni ad aprile solo perché é un modo per riprendersi dagli scandali». L'autore di Gomorra dice anche che «questa inchiesta dimostra che c'é qualcosa di più pericoloso del potere militare delle organizzazioni criminali, dei meccanismi che riguardano lo scambio di voti, il potere delle infiltrazione negli appalti, le imprese nel settore dell'edilizia. È l'economia viva, la liquidità». Per Saviano, «questa inchiesta é solo l'inizio. La Lega continua a mentire, ad avere un atteggiamento ambiguo. Da un lato Salvini dichiara che la Lombardia é la regione che ha lavorato meglio ed è la più virtuosa. Ma si dimentica decine di inchieste che riguardano la criminalità organizzata nell'economia lombarda e soprattutto si dimentica di citare il tesoriere della Lega Belsito che con la 'ndrangheta aveva fatto un affare che riguardava capitali, non vicinanza amicale o semplicemente politica».
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