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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2012 alle ore 18:11.

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Fate appendere gli attrezzi al chiodo ai vecchietti. L'appello della Fisi ai giovani suona così, provando a rinnovare le squadre degli sport invernali. C'è un progetto, avviato negli ultimi mesi e illustrato dalla Federazione nei giorni scorsi a Milano con Alberto Tomba testimonial: FuturFisi. Con un budget annuale pari a 700.000 euro, l'obiettivo è ridare smalto ai vivai in tutte le discipline.

Dallo sci alpino al fondo, passando da biathlon, bob, freestyle, salto e combinata nordica, slittino e snowboard, sono tra 120 e 150 gli atleti coinvolti, alcuni giovanissimi (nel salto, per esempio, troviamo due dodicenni). Perché in questi sport bisogna cominciare presto ad allenarsi, soprattutto se si vuole puntare in alto, magari ai podi mondiali e olimpici. Qualcuno c'è già riuscito, come Patrick Baumgartner e Alessandro Grande nel bob a due, alla prima edizione delle Olimpiadi invernali giovanili dello scorso gennaio a Innsbruck.

Il nuovo corso della Fisi di Flavio Roda vuole così rimediare al nostro punto debole: lo scarso ricambio dei gruppi, troppo spesso costretti a vivere sulle spalle degli atleti più esperti, con pochi anni da spendere ancora in pista. Caso tipico è lo sci nordico, con Pietro Piller Cottrer (anni 37) e Giorgio Di Centa (40 appena compiuti), due colonne sempre motivatissime, ma con limitati rincalzi pronti da sparare al loro inseguimento. Proprio dal fondo, ha spiegato il presidente Roda, è arrivato l'impulso più forte per lanciare FuturFisi. Finora erano mancate le risorse finanziarie e organizzative; si è sempre andati avanti in ordine sparso, con i team giovanili delle varie specialità senza un coordinamento complessivo della Federazione.

Adesso con tre rubinetti aperti, dalla stessa Fisi, dal Coni e dall'azienda farmaceutica Teva Italia come sponsor, ci sono i soldi per provare a svecchiare le nazionali italiane della neve. Certo si lavorerà sodo. Anni di preparazione, sperando di approdare in Coppa del mondo. Ricordandosi l'incoraggiamento parecchio impegnativo di Tomba: per diventare campioni non basta vincere, bisogna rivincere. Lo sanno bene anche gli atleti impegnati nella stagione alle porte. Lo sci alpino scatterà sul ghiacciaio di Soelden alla fine del mese. A febbraio 2013 ci saranno i Mondiali a Schladming, mentre la Val di Fiemme ospiterà la rassegna iridata dello sci nordico tra febbraio e marzo. Tanti occhi saranno puntati su Christof Innerhofer, che nel 2011 si mise al collo tre medaglie a Garmisch. Rivincere, appunto. I moniti di Tomba non valgono solo per le giovani promesse, ma anche per gli sciatori più maturi.

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