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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2012 alle ore 14:44.

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Fabrizio BarcaFabrizio Barca

Le risorse per la ricostruzione dell'Aquila, colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, ammontano a 3,4 miliardi. Inoltre, il 10 ottobre sono stati firmati e inviati alla Corte dei Conti due decreti del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm): uno si occupa dei contratti, il secondo nomina il soggetto titolare della gestione stralcio, figura che trasferisce i fondi agli interessati.

La ricognizione
Il punto sulla ricostruzione dell'Aquila è stato fatto dal ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente e il coordinatore dei sindaci del Cratere, Elilio Nusca.

Per 300 posti concorrono in 17mila
Intanto ieri sono scaduti i termini per la presentazione delle domande del concorso per 300 posti a tempo indeterminato, necessario a reclutare le professionalità che occorrono per completare il processo di ricostruzione. Il Formez ha raccolto quasi 37mila domande, provenienti da oltre 17mila candidati (era possibile presentare domande per più di uno dei 14 bandi)

Per la ricostruzione 3,4 miliardi
Lo stato delle risorse per la ricostruzione a L'Aquila, ha spiegato Barca, «ammonta a 2 miliardi e mezzo di euro e che erano già stati previsti dal precedente governo: di questi 250 milioni sono disponibili da 48 ore per la ricostruzione di edifici privati. A questi si aggiungono 447 milioni già impegnati che saranno subito sbloccati. Poi ci sono fondi Inail che ammontano complessivamente a quasi 900 milioni di euro. In tutto si tratta di 3 miliardi e 400 milioni di euro freschi per ricostruzione. Le risorse sono più che sufficienti, sono abbondanti», ma, ha ammesso Barca, «il processo si è seduto».

Pronte ad esser liquidate le posizioni pendenti
Sui due Dpcm che riguardano la ricostruzione all'Aquila, «il primo Dpcm - ha chiarito il ministro - consente di dare chiarezza a tutti i rapporti derivanti dai contratti stipulati dalle strutture commissariali e quindi getta le basi per la liquidazione di tutte le posizioni pendenti. Inoltre assicura i servizi di mobilità per gli universitari per il 2012 e il 2013. Lo stesso provvedimento garantisce la prosecuzione delle attività di ripristino degli edifici scolastici, consente gli ulteriori trasferimenti per il ripristino delle aree di accoglienza e la continuità della gestione della raccolta delle macerie».


Mancurti titolare della gestione dei fondi
Il secondo Dpcm nomina il soggetto titolare della gestione stralcio: si tratta di Aldo Mancurti, capo Dipartimento per lo sviluppo dell'Economie territoriali. Avrà un compito di transizione fino al 31 dicembre. «Questo consentirà di trasferire tutte le risorse ai soggetti attuatori», ha concluso il ministro Barca. Sono stati inoltre nominati i due coordinatori degli Uffici speciali per la ricostruzione: si tratta di Paolo Esposito e Paolo Aielli.

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