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Questo articolo è stato pubblicato il 13 ottobre 2012 alle ore 16:40.

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Dopo l'azzeramento della giunta regionale lombarda da parte di Roberto Formigoni seppur dimezzati i nuovi assessori continueranno a godere di privilegi per niente "azzerati" dalle ultime vicende o dai tagli alle Regioni decisi dal decreto Monti. Coloro che sostituiranno nei prossimi quindici giorni gli ex assessori potrebbero sempre rinunciare al benefit dell'auto blu: in questo modo si ritroverebbero in tasca circa trentamila euro netti all'anno.

Infatti solo pochi mesi gli assessori della Regione Lombardia si sono espressi contro la soppressione di tale rimborso rinunciando al diritto dell'auto di servizio con relativo autista. Va sottolineato che questo potrebbe essere considerato come un taglio virtuoso degli oltre ottantamila euro l'anno che escono dalle casse pubbliche per far spostare ciascun assessore, grazie alla normativa 2007 che stabilisce che i rinunciatari del servizio hanno diritto a un rimborso equivalente al 35% del costo sostenuto dalla Regione, che in questo modo risparmia su ogni auto blu.

Ma quante sono le vetture del garage di Palazzo Lombardia e del Pirellone? Sono novantadue le auto di servizio, 52 Fiat, 26 Renault, 10 BMW con cilindrata superiore ai 2500 cc al di là del limite dei 1600 fissato dal decreto "Salva Italia" di Monti, 4 Toyota più la Lexus presidenziale e multi cilindrata, in base ai dati del ministero della Pubblica amministrazione, quasi tutte a noleggio e non di proprietà, con costo di gestione annuale per auto di 87.983 euro, incluse le spese di autista e di manutenzione. Ebbene 30.974 sono gli euro che la Regione elargisce all'assessore mentre l'importo lordo per l'ente pubblico supera i cinquantamila (54.000 circa). La mozione che estendeva all'esecutivo regionale la misura adottata dal Consiglio, che avrebbe tolto il conguaglio o trattamento indennitario che dir si voglia, è stata bocciata lo scorso Novembre con 39 voti a sfavore, ventisei a favore e un astenuto. Le auto blu in effetti come sostiene l'assessore "pazzo ma vero", così si autodefinisce Cattaneo, sarebbero uno strumento di lavoro e in via di principio non è sbagliato porre la questione «Se l'auto blu serve per lavorare meglio per quale motivo deve essere tolta?».

Peccato che si si siano verificati di continuo casi di uso improprio e sempre in via di principio si potrebbe ribattere che il politico di turno si appella solo alla difesa dell'auto di servizio e mai alla politica come puro spirito di servizio. Eppure di recente l'Arcivescovo di Milano Angelo Scola, una voce di riferimento per tutti e in particolare dei politici cattolici, ha auspicato il ritorno della gratuità in politica, come era un tempo, almeno fino alla metà degli anni Settanta. E certa politica di quegli anni per quanto gratuita non era certo inferiore a quella attuale strapagata sempre partendo dal presupposto che certe "provocazioni sarebbero fatte per difendere il suo valore" . E comunque è tutto da verificare l'impatto dei cosiddetti tagli lineari al numero dei consiglieri regionali in Lombardia che non dovrebbe subire contrazioni neppure dalla prossima legislatura: ne resterebbero ottanta come adesso con le relative otto auto blu a loro disposizione.

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