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Questo articolo è stato pubblicato il 15 ottobre 2012 alle ore 13:57.

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"Ho convinto Margaret Thatcher che il Trattato di Maastricht era una buona idea": in un'intervista all'Independent l'europeista Mario Monti esprime ammirazione per l'euroscettica Lady di Ferro, anche se, a differenza dei conservatori britannici, ribadisce la sua fiducia nell'euro. Sul Nobel per la Pace all'Unione europea, Monti dice che "sarebbe difficile non essere d'accordo che l'Ue l'ha meritato". E sul dopo elezioni in Italia, scrive il quotidiano britannico, il primo ministro "tecnocrate" insiste nel dire che "sarebbe pronto a prendere parte al prossimo governo italiano qualora i politici eletti glielo chiedessero".

Nel tempo che gli resta fino al termine del suo mandato, in aprile, Monti punta a lottare contro evasione fiscale e corruzione. "Voglio accertarmi che i cambiamenti che abbiamo già introdotto sul mercato del lavoro e sull'evasione fiscale rimangano, mettano radici e non siano lavati via dalle prime piogge", dice Monti al corrispondente dell'Independent Michael Day. "Le due maggiori priorità per il mio governo – continua - sono combattere l'evasione fiscale e la corruzione. I cittadini devono rendersi conto che non pagare le tasse non è un'opzione. Non ho esitazione a chiamarla una guerra all'evasione fiscale".

Il cambiamento portato da Monti "non è solo cosmetico", sottolinea l'Independent. Non solo sono finiti i tempi delle feste bunga bunga, ma anche quelli degli speculatori "dal grilletto facile" che minacciavano di mettere l'Italia in ginocchio.
"Cosa si può fare in solo 18 mesi? Poco ma anche molto", dice Monti, ben consapevole che il tempo "ufficiale" a sua disposizione corre veloce.
Il tema della corruzione strappa al "flemmatico" premier un "raro momento di passione". E quanto a previsioni politiche, l'Independent lo giudica "meno loquace del suo predecessore".

"Non sono sicuro di quello che accadrà dopo aprile", afferma Monti. "Dipende da cosa faranno i politici eletti. Ma credo che stiamo assistendo a un profondo cambiamento nel clima dell'opinione pubblica". E aggiunge: "Penso che la gente sia molto più matura e capisca che cambiamenti chiave non possano essere evitati".
Monti dice anche – puntualizza l'Independent – di sperare che i politici saranno in grado di riprendere il loro ruolo di governare il Paese. Molti osservatori, aggiunge il quotidiano, sono convinti che a Monti, o almeno a uno dei suoi luogotenenti, come il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, sarà dato un ruolo chiave nella prossima amministrazione, almeno per far contenti i mercati.

Perfino il leader Pd Pier Luigi Bersani, ricorda il cronista, ha definito Monti "una risorsa per il Paese".
Come se fosse "un politico a caccia di voti", comunque, Monti prevede che la "moribonda economia italiana" vedrà finalmente la crescita nel 2013 "grazie alle riforme strutturali" che sta introducendo, come i cambiamenti "molto tabù" alle "arcaiche" leggi del lavoro e la sua guerra all'evasione fiscale e alla corruzione.
Monti sottolinea l'indignazione della gente per la politica corrotta. "Dobbiamo ristabilire la fiducia tra il governo e lo Stato", insiste. Sulla legge anticorruzione "stiamo facendo progressi. Includerà misure per cui nessun condannato per un reato grave possa presentarsi alle elezioni nazionali o locali".

In quanto eurocrate incaricato di riformare l'Italia e, così facendo, investito anche della missione di salvare l'euro, "i suoi pensieri non sono mai molto lontani dall'Europa".
Parlando all'Independent, l'ex commissario europeo elogia la riforma dell'economia britannica della Thatcher e i successi raggiunti dalla Lady di Ferro nell'operare "profondi cambiamenti nella società britannica" nei suoi tre mandati di governo.
Potrebbe sembrare sorprendente – nota l'Independent - che Monti, il quale ha dedicato la sua carriera all'Europa, consideri come "fonte di ispirazione" l'euroscettica Thatcher. Nell'intervista, Monti ricorda che incontrò l'ex premier britannico a Milano, subito dopo l'introduzione nel 1992 del Trattato di Maastricht, che ha spianato la strada all'unione monetaria e all'euro.

"Fu diretta come sempre. Disse: ‘Non posso capire perché gli italiani si entusiasmino tanto per Maastricht'. Quando le spiegai i benefici del trattato, replicò: ‘Ora capisco perché sono così entusiasti. Sta dicendo che finalmente farà fare loro le cose che avrebbero sempre dovuto fare ma non avevano la volontà di fare". "E poi disse: ‘I britannici non sono interessati al Trattato di Maastricht perché hanno me' ".
A differenza dei conservatori britannici, Monti è un gran sostenitore dell'Unione europea e ribadisce la sua fiducia nell'euro, "nonostante la crisi del debito sovrano ne abbia minacciato la stessa esistenza".

Per salvare il progetto europeo, secondo Monti, i leader del Continente dovrebbero adottare "un ruolo più politico" per combattere le tensioni crescenti tra membri Ue. "Sta diventando quasi una mia ossessione. L'Europa deve evitare vecchi e nuovi pregiudizi. Ciò significa Nord contro Sud, ricchi contro poveri". Commento che l'Independent legge come una "critica velata" al cancelliere tedesco Angela Merkel: Monti – ricorda – ha già chiesto alla Germania di essere più indulgente nel suo approccio aiutando l'indebitato Sud europeo.
Il Nobel all'Ue è, per Monti, ben meritato. Ma, si domanda l'Independent, l'Ue si meriterebbe lo stesso il premio se, come hanno previsto alcuni critici – compresa Lady Thatcher – l'euro fallisse, trascinando l'economia mondiale in una "spaventosa depressione"?

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