Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2012 alle ore 06:40.

My24


MILANO
Per mettere la parola fine al governo lombardo guidato da Roberto Formigoni (dopo 17 anni consecutivi) è stata individuata una data ufficiale, concordata ieri da tutti i 27 consiglieri regionali del Pdl, e che a ruota dovrebbero essere seguiti da quelli del centrosinistra. Si tratta del prossimo 25 ottobre, il giorno stesso in cui il consiglio della Lombardia, riunito per l'ultima volta, modificherà la legge elettorale regionale cancellando il listino bloccato, finito nel mirino a causa del caso Minetti, imputata nel processo Ruby. Ad annunciare la fine della legislatura è stato ieri lo stesso governatore Formigoni. «La legislatura è finita», ha detto in consiglio.
Ora c'è anche una finestra possibile per le elezioni anticipate in Lombardia. Se effettivamente il consiglio decadrà la prossima settimana, si arriverà alle urne nel periodo che va dal 16 dicembre alla fine di febbraio.
Nel frattempo, una giunta tecnica guiderà i lavori per l'approvazione del bilancio 2012, e il consiglio avrà una sorta di "proroga" per i soli lavori urgenti, come appunto l'esercizio contabile. Cosa che, peraltro, permetterà a tutti i consiglieri che a fine dicembre avranno raggiunto i 10 anni di mandato di ottenere vitalizio.
Questo è il quadro dipinto ieri dal Pdl e dallo stesso Formigoni. Il capogruppo del Pdl in consiglio, Paolo Valentini Puccitelli, ha ribadito che «ormai non ci sono spazi per i teatrini, e non ha senso prolungare la campagna elettorale per 6 mesi». Sembra che anche il Pd sia di questo avviso.
A rendere poco chiaro l'orizzonte è ancora la Lega, intenzionata a spingere affinché si vada alle elezioni anticipate ad aprile, in un election day che riunisca insieme le politiche e le regionali. L'accelerazione sulla riforma elettorale, infatti, è stata giudicata «molto positiva» dal segretario lombardo del Carroccio Matteo Salvini, che però ha chiesto anche altri interventi: «La riduzione del numero dei consiglieri e una stretta sui costi della politica». Richieste che farebbero pensare alla volontà di prolungare il governo transitorio per altri 6 mesi, tempo utile alla Lega per organizzare un'adeguata campagna elettorale finalizzata al recupero dei consensi.
In più la Lega spingerebbe per avere almeno un nome di riferimento dentro la futura giunta tecnica. Le indiscrezioni degli ambienti vicini a Via Bellerio parlano di due possibili manager: Walter Locatelli, dg della Asl di Milano, e Andrea Mentasti, ad della Sacbo, la società di gestione dell'aeroporto di Bergamo.
Insomma, se il voto anticipato non è più un tabù per nessuno, la temperatura politica resterà elevata finché il consiglio non verrà sciolto davvero. Dall'opposizione arrivano le critiche: «La maggioranza Pdl-Lega ha deciso di tirare a campare fino a superare il punto limite», ha detto il segretario del Pd lombardo, Maurizio Martina.
Intanto ai comincia a parlare di possibili candidature: Gabriele Albertini per il centrodestra; Bruno Tabacci per il centrosinistra (o in alternativa Pippo Civati del Pd); infine una corsa solitaria per la Lega con Roberto Maroni. A questo proposito sono volate frecce avvelenate fra il segretario del Carroccio e il governatore lombardo. Per Formigoni non è opportuno «che si candidi proprio chi ha fatto cadere la giunta», ma Maroni ha replicato che «non sta a Formigoni decidere chi deve candidarsi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le tappe
MARZO 2010
L'ultimo mandato
Roberto Formigoni (foto), Pdl, viene eletto nel 2010, per la quarta volta, a capo di una coalizione di centrodestra. Il governatore ottiene il 56,1% dei voti, staccando lo sfidante di centrosinistra Filippo Penati (33,3%). La Lega arriva al suo massimo storico, con 20 consiglieri, che si mettono subito a fare l'opposizione dall'interno
GENNAIO 2011
Partono le inchieste
C'era già stata nel 2008 quella a carico del consigliere Rinaldin (pochi giorni fa condannato in primo grado). Ma è nel 2011 che parte la serie di indagini (14). Si comincia a gennaio con Nicole Minetti (foto) nel processo Ruby.Da luglio 2011 fino all'estate 2012 le indagini non risparmiano nessuno: si parte con Penati (Pd) arrivando a quelle su Renzo Bossi (Lega)
GIUGNO 2012
Il consiglio in crisi
Prima, a marzo 2012, c'è un mini rimpasto di giunta, e ad aprile subito un secondo, motivato con l'esigenza di far entrare due donne in giunta. Poi a giugno la procura di Milano invia un avviso di garanzia a Formigoni. L'ipotesi di reato è corruzione, nell'inchiesta sulla distrazione di fondi nella clinica Maugeri (in foto il faccendiere Pierangelo Daccò)
OTTOBRE 2012
Il conto alla rovescia
Viene arrestato l'assessore Domenico Zambetti (in foto). Il responsabile dell'assessorato alla Casa è accusato di voto di scambio con la 'ndrangheta.
La situazione precipita e la Lega chiede che la giunta venga azzerata. Tra Lega e Pdl inizia un braccio di ferro. Le elezioni anticipate sono ormai scontate

Shopping24

Dai nostri archivi