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Questo articolo è stato pubblicato il 23 ottobre 2012 alle ore 12:39.

LONDRA - Sven Goran Eriksson torna a fare notizia: l'ex allenatore della Roma, della Lazio, della Fiorentina e poi della nazionale inglese sta facendo causa al Daily Mirror, accusando i giornalisti del quotidiano di avere intercettato illegalmente i suoi messaggi telefonici per trovare "scoop" da prima pagina.
La causa, intentata all'Alta Corte di Londra, è la prima a coinvolgere il gruppo Mirror, che ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella pratica delle intercettazioni illecite. Si allarga quindi lo scandalo, che finora ha toccato solo News International di Rupert Murdoch, portando tra l'altro alla chiusura del settimanale News of the World e alle dimissioni forzate dei vertici del gruppo.
Nel 2002 il Mirror aveva rivelato in esclusiva una relazione extraconiugale tra Eriksson e Ulrika Jonsson, una presentatrice televisiva di origine svedese. La notizia era stata nominata "scoop dell'anno" e aveva fatto salire le quotazioni di Piers Morgan, allora direttore del giornale.
Ora, dieci anni dopo, la storia approda in tribunale e rischia di far deragliare la carriera di Morgan, che nel frattempo si è trasferito negli Stati Uniti e ha preso il posto di Larry King come intervistatore di punta della Cnn. Secondo l'avvocato di Eriksson, il Mirror aveva scoperto la relazione intercettando illegalmente i cellulari dell'allenatore dell'Inghilterra e della Jonsson.
Quest'anno nella sua deposizione alla Leveson Inquiry, la commissione d'inchiesta sulla stampa che presenterà il suo rapporto entro la fine dell'anno, Morgan ha categoricamente negato qualsiasi coinvolgimento in attività illecite come le intercettazioni.
Oltre a Eriksson stanno facendo causa al Mirror altre tre persone: Abbie Gibson, ex bambinaia del calciatore David Beckham; Garry Flitcroft, ex capitano della squadra di calcio Blackburn Rovers, e Shobna Gulati,un'attrice televisiva. Il titolo di Trinity Mirror, il gruppo che controlla il Daily Mirror, sta perdendo il 12,5% stamattina alla Borsa di Londra.
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