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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2012 alle ore 15:32.

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Pubblicati sul supplemento straordinario n. 12 della Gazzetta Ufficiale i rendiconti dei 62 partiti e movimenti politici per l'esercizio 2011. Nei documenti però non c'è traccia degli scellerati investimenti in diamanti in Tanzania della Lega, ne della jeep Wrangler comprata da Fiorito in occasione della nevicata dello scorso anno, sono bilanci asciutti che però raccontano molte anomalie del nostro Paese.

Ad Aosta si fa politica con 60 euro
Quale attività può promuovere, anche se in un territorio circoscritto come la Valle d'Aosta, un partito che ha in cassa 204 euro? Si tratta del movimento Vda Vive Renouveau cha ha sede in Aosta in Rue De Tillier e i cui proventi nell'ultimo anno hanno subito un azzeramento da 20.139 euro a 20.079 euro. Leggiamo infatti alla voce proventi della gestione caratteristica che le contribuzioni dei singoli cittadini nel 2011 si sono ridotte a soli 60 euro. Un partito decisamente in declino che non ha ricevuto però nessun contributo statale.

I Pugliesi per Rocco Palese pieni di debiti
Qualche spicciolo in più nelle casse del movimento I pugliesi per Rocco Palese cha ha la sua sede in Via Torino a San Cassiano in provincia di Lecce: 3406,61 euro. Nel 2011 ha ricevuto come quota di rimborso alle spese elettorali dallo Stato 165.711,13 euro ma continuano ad avere un debito di 288.666,54 euro di cui 261mila circa verso le banche, anche se il loro avanzo di esercizio per il 2011 è positivo per 25mila euro.

Polverini (ex) Presidente: «Chi ha sbagliato paghi, ma il suo movimento non ha ancora pagato i debiti »
L'Associazione Insieme cambiamo Lista Polverini presidente con sede in Via del Corso a Roma è stata costituita nel 2009 tra liberi cittadini per l'esercizio democratico dell'attività politica e per promuovere la candidata Renata Polverini che ha ottenuto e perso il mese scorso la presidenza della regione. Il movimento che la sosteneva ha chiuso il bilancio del 2011 con 3453 euro in cassa e ha ricevuto dallo Stato nel 2010 come rimborso per le spese elettorali 5.970.195,70 euro. Il movimento ha potuto contare anche di un contributo sostanzioso da cittadini e altre istituzioni private per un ammontare di quasi 2,5 milioni di euro. L'acquisto di beni e servizi per la promozione della presidente, con la passione dei manifesti autocelebrativi e dello shopping, hanno però superato le entrate del movimento. L'esercizio del 2011 si è chiuso con 2.949.990 euro di debiti verso banche e fornitori. Un uso spropositato di ingenti risorse?

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