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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2012 alle ore 22:06.

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La Corte di Cassazione ha rigettato i due ricorsi presentati dai difensori dell'imprenditore romano Francesco Bellavista Caltagirone, accusato di truffa aggravata nell'inchiesta sul maxi porto turistico di Imperia, che resta dunque nel carcere di Imperia.

Il primo ricorso riguardava il provvedimento dei Tribunale del Riesame nel quale i giudici sostenevano la fondatezza della misura cautelare in carcere, mentre il secondo era relativo all'aggravamento della misura cautelare, che a luglio ha riportato nuovamente in carcere l'imprenditore romano dopo tre mesi di arresti domiciliari.

I ricorsi discussi oggi oltre a quelli di Bellavista Caltagirone riguardano Delia Merlonghi, di 66 anni, romana, ex amministratore unico e legale rappresentante della società Acquamare e Carlo Conti, 65 anni, ex direttore della società Porto Imperia Spa. In entrambi i casi i giudici della Suprema Corte non si sono ancora espressi.

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