«Senza scontrino, non pago». La Grecia mette a punto misure drastiche per contrastare l'evasione fiscale

Secondo fonti dell'Eurozona il tetto del debito greco nel 2020 sarà ben oltre il target previsto del 120%, raggiungendo il 137% e dunque servono più riforme strutturali per ottenere i nuovi aiuti internazionali. Così il ministero dello Sviluppo ellenico presenterà tra le 89 misure contenute nel nuovo piano concordato con la troika ma in attesa del via libera dei partiti di Governo , una nuova legge in base alla quale i clienti di ristoranti, bar e altri negozi potranno andarsene senza pagare la consumazione o quanto hanno acquistato se prima non avranno ricevuto un regolare scontrino fiscale. Come riferisce il quotidiano conservatore Kathimerini, questa misura senza precedenti al mondo è l'ultima spiaggia ideata nell'evidente tentativo di ridurre l'evasione fiscale che viaggia ai primi posto nell'eurozona, e potrebbe essere applicata già a partire dalla settimana prossima.

Nelle nuove regole di mercato e liberalizzazioni oltre alle privatizzazioni che la Grecia dovrà mettere in atto - e che sono inserite nel Memorandum firmato da Atene con i creditori internazionali - è compresa una normativa che dà al consumatore il diritto di non pagare ciò che ha consumato o acquistato se il ristoratore o il negoziante dimentica di emettere la regolare ricevuta di convalida dell'avvenuta consumazione o acquisto. Inoltre, sempre in base a tale normativa, bar e ristoranti dovranno riportare in evidenza sui loro menu questo nuovo diritto dei consumatori. Basterà a far emettere gli scontrini? Finora ogni tentativo precedente di creare un contrasto di interessi ha fallito miseramente. I contraenti hanno sempre trovato un accordo, riducendo il prezzo della consumazione o del prodotto, a spese del fisco.

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