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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2012 alle ore 17:35.

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Federica Brignone (LaPresse)Federica Brignone (LaPresse)

Cancellare la macchia di Soelden 2011 puntando dritta al podio: Federica Brignone vuole una gara così, una partenza bruciante per la stagione di sci alpino che si aprirà domani in Austria sul ghiacciaio del Rettenbach. L'anno scorso buttò una probabile vittoria, uscendo dal tracciato dopo una ventina di porte nella seconda manche.

Così la nostra più forte specialista del gigante cercherà immediatamente il riscatto. Assente invece Manuela Moelgg, l'ultima azzurra a salire sul podio austriaco nel 2010; l'unico successo italiano appartiene a Denise Karbon, che riuscì nell'impresa nel 2007.

È proprio Federica Brignone a guidare la squadra femminile, un ruolo obbligato per lei, perché gli obiettivi sono ambiziosi: innanzitutto la vittoria che ancora manca, dopo quattro podi nella passata stagione. Poi la coppetta di specialità, per la quale dovrà battere una concorrenza agguerritissima. C'è Lindsey Vonn a caccia di altri record. Lo scorso novembre conquistò a Soelden il suo primo gigante, inaugurando una scia di 12 successi nelle varie specialità, culminati in quattro sfere di cristallo (discesa libera, superG, supercombinata e classifica generale). Adesso mira alla vetta di Annemarie Moser-Pröll, la sciatrice più vittoriosa della storia con 63 allori.

Il numero delle guastafeste però è alto: iniziando dalla tedesca Viktoria Rebensburg, l'atleta da battere in gigante. Negli ultimi due anni ha spazzato via le avversarie. La connazionale Maria Riesch, la slovena Tina Maze, l'austriaca Anna Fenninger e l'americana Julia Mancuso saranno sicuramente tra le protagoniste. In campo maschile, gli azzurri sperano di ritrovare Max Blardone in ottima forma, anche se i nostri ragazzi a Soelden hanno sempre faticato parecchio. Blardone deve difendere il gradino più basso del podio nella classifica del gigante, grazie a una stagione al vertice quando ormai sembrava decotto. Mancherà Christof Innerhofer, che preferisce concentrarsi sulle gare veloci; completeranno la pattuglia Manfred Moelgg, Davide Simoncelli (in scarsa condizione fisica per un infortunio estivo) e un po' di giovani.

Il favorito è certamente l'austriaco Marcel Hirscher, seguito dallo statunitense Ted Ligety. Anche se la prova inaugurale è sempre un test parziale, perché la preparazione tecnica è spesso lontana dal top. Avremo un'incognita in più: a Soelden vedremo tutti in azione con i nuovi sci voluti dalla Federazione. Più lunghi e con un raggio di curva più ampio. Un cambio di misure che, secondo gli atleti, rischia di stravolgere il loro rendimento in pista. La Fis ha giustificato la scelta con studi scientifici, che dimostrerebbero un minore tasso d'infortuni con gli attrezzi meno sciancrati. Tutto questo, però, neve permettendo: è previsto un peggioramento meteorologico che potrebbe alterare la prova femminile.

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