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Questo articolo è stato pubblicato il 26 ottobre 2012 alle ore 06:43.

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ROMA
«Mi auguro che siano primarie aperte, apertissime, che consentano un'ampia partecipazione di elettori ma anche di candidati...». Massimo Corsaro, vicecapogruppo vicario del Pdl alla Camera, proveniente dalle fila di An e da sempre iscritto al partito dei falchi per ora evita di schierarsi. Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa, con il quale condivide 30 anni di militanza politica, hanno invece già detto che il loro candidato sarà Alfano.
Lei non è d'accordo?
Siamo di fronte a un passaggio decisivo in cui chi si candida si assume la responsabilità di indicare in modo chiaro qual è la prospettiva politica che intende portare avanti. Mi auguro che Alfano saprà offrire queste risposte.
A sostenere il segretario sono in molti da Frattini, favorevole al Monti bis, a La Russa: la sintesi non sarà facile...
Una leadership si misura anche da questo.
Non è che alla fine le toccherà votare la Santanché?
Non scherziamo. Il primo requisito di chi aspira ad assumere la leadership deve essere la credibilità personale. Attraverso la rete è facile farsi un'idea di chi è in possesso di questo prerequisito.
Chi potrà partecipare alle primarie?
Lo decideremo nei prossimi giorni. Auspico che favoriscano un'ampia partecipazione, visto che abbiamo deriso fino a ieri il Pd per i tentativi di frenare attraverso la burocrazia l'ingresso di outsider.
Insomma, niente albo degli elettori e anche candidati extra Pdl, chessò: Storace?
Perchè no?! Ripeto tutti devono poter accedere e tanto più ampio sarà il confronto tanto meglio sarà.
B.F.
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