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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2012 alle ore 20:03.
Ecco, in sintesi, alcune delle novità del disegno di legge su infrastrutture, trasporti, edilizia e territorio approvato dal consiglio dei ministri:
MISURE PER L'ATTRAZIONE DI CAPITALI PRIVATI
Finanziabilità di progetti e bandi
Per assicurare che i progetti da realizzare con contratti di partenariato pubblico-privato siano idonei ad assicurare adeguati livelli di "bancabilità" fin dalla gara per l'affidamento - spiega una nota del Governo - le amministrazioni aggiudicatrici potranno chiedere che l'offerta presentata sia corredata da una manifestazione di interesse da parte di una banca a finanziare l'operazione. Attraverso questa consultazione preliminare con gli operatori economici invitati a presentare le offerte, sarà dunque possibile far emergere - prima dell'affidamento - eventuali criticità del progetto sotto il profilo della finanziabilità da parte del settore bancario. Inoltre, vengono introdotti i "bandi-tipo" per l'affidamento di contratti di partenariato predisposti e approvati, previo parere del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dall'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.
Subentro di un nuovo concessionario
Il ddl interviene sull'istituto del subentro, istituto che consente di assicurare la continuità del rapporto concessorio in caso di risoluzione del rapporto stesso per motivi addebitabili al concessionario. Viene introdotto, in particolare, un termine minimo per legge (120 giorni, prorogabile di altri 60 su richiesta motivata), sostitutivo del termine rimesso al contratto tra le parti come è nella situazione vigente, per la designazione del nuovo concessionario da parte degli enti finanziatori, che hanno in questo modo maggiore tempo per effettuare le proprie scelte. Viene lasciata, inoltre, alla volontà negoziale delle parti la determinazione dei criteri e delle modalità di attuazione del diritto di subentro. Con questa garanzia, il finanziamento dell'opera risulta maggiormente attrattivo per il sistema bancario.
Concessioni, arriva centrale di committenza
Per favorire l'impiego dello strumento della concessione anche da parte delle amministrazioni di medie e piccole dimensioni si introduce la possibilità di fare ricorso alle centrali di committenza, istituto già sperimentato per gli appalti pubblici.
SEMPLIFICAZIONE E ACCELERAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE
Consultazione pubblica
Per promuovere un più alto livello di partecipazione delle popolazioni e dei territori rispetto alla realizzazione di opere strategiche, viene introdotta in Italia la procedura di "consultazione pubblica". Ispirata al modello francese del debàt public, la consultazione permetterà di verificare preliminarmente la percorribilità di un progetto e consentirà alle popolazioni coinvolte di valutare e conoscere nel dettaglio le scelte riguardanti la realizzazione e localizzazione delle grandi opere infrastrutturali. Scopo della consultazione, che non sarà vincolante per il decisore pubblico, è aumentare in modo significativo il livello di coinvolgimento preventivo delle comunità locali nei processi di realizzazione delle opere strategiche per il sistema Paese.
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