Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 ottobre 2012 alle ore 06:39.

My24


NEW YORK. Dal nostro inviato
Poteva sicuramente andare peggio. Il civico 11 di Wall Street si sarebbe potuto trovare sott'acqua. Come molti altri palazzi di quella zona di Manhattan immediatamente adiacente all'area di evacuazione obbligatoria. Invece l'acqua dell'Hudson e della baia di New York si è fermata a poche decine di metri di distanza. E la storica sede del New York Stock Exchange non è stata colpita dalla furia di Sandy.
Wall Street riprenderà a funzionare oggi alle 9 e 30, quando il suono della campana della storica sala degli scambi segnalerà l'avvio del ritorno alla normalità per l'intera città. Le scuole resteranno chiuse, il servizio di trasporto pubblico sarà probabilmente ridotto ai mezzi terrestri su gomma ma, seppure a ritmo ridotto, l'industria finanziaria riaprirà i battenti. Nessun altro sviluppo potrebbe avere un impatto più significativo per l'economia della città. Oltre ad occupare direttamente circa 160mila persone (uno ogni otto posti di lavoro cittadini), secondo un recente studio dell'economista di Harvard Edward Glaeser, il settore finanziario rappresenta infatti il 37% del sistema economico urbano.
Dal 1903, quando è stato costruito, il palazzo del New York Stock Exchange non era mai stato chiuso due giorni feriali di fila per motivi meteorologici (nel febbraio del 1978 una tormenta di neve lo aveva tenuto chiuso per un giorno e mezzo, e l'attacco dell'11 settembre ne ha forzato la chiusura per quattro). «È stato un evento senza precedenti dovuto a una tempesta senza precedenti. La decisione di chiudere sia lunedì che martedi i mercati è stata senza dubbio giusta», ha commentato Ryan Larson, responsabile di Rbc Global Asset Management, gruppo che gestisce un patrimonio di 250 miliardi di dollari.
Inizialmente i gestori del Nyse avevano deciso di chiudere l'edificio di Wall Street ma tenere aperti gli scambi, trasferendoli sulla piattaforma elettronica, Arca. Questo alle 16 di domenica. Alle 23 è arrivato il contrordine: dopo aver comunicato con il chairman della Sec Mary Schapiro e con il capo del Nasdaq Robert Greifeld, l'a.d. del Nyse Duncan Niederauer ha deciso di non correre rischi e chiudere tutto. Lunedì mattina l'unico mercato aperto è stato quello obbligazionario. Che ha chiuso a mezzogiorno. «Chi di noi è stato in grado di raggiungere l'ufficio ha lavorato fino alle 12 e poi è stato mandato a casa», ci dice il dipendente di un hedge fund. «Ma in questi due giorni la maggior parte dei trader è rimasta a casa. Da dove si sono potuti collegare via remota al server dell'ufficio per operare sui mercati non americani». Le istruzioni per oggi sono le stesse per tutti: chi trova il modo, vada in ufficio. Chi non ha i mezzi, lavori da casa.
Dopo quattro giorni di inattività - due del weekend, più i due di chiusura forzata - c'è ovviamente apprensione per la reazione del mercato. A parte i danni causati da Sandy al più grande centro economico d'America, a preoccupare è il rallentamento delle attività produttive dovuto al fatto che la completa riattivazione del sistema dei trasporti potrebbe richiedere giorni.
«La storia insegna che gli uragani di solito non portano un calo dei mercati finanziari», ha spiegato ieri Sam Stovall, analista di Standard & Poor's, che ha analizzato l'impatto finanziario dei 13 uragani più gravi della storia concludendo che nei tre mesi successivi l'indice S&P ha guadagnato una media del 3,9 per cento.
Ma nessun uragano prima di Sandy ha mai causato danni così ingenti al polmone finanziario del Paese.
cgatti@ilsole24ore.us
© RIPRODUZIONE RISERVATA
BLACK OUT PER SCAMBI E TRASPORTI
Per la Borsa primo stop dal 2001
Per Wall Street, che riapre oggi (nella foto a fianco le strade allagate davanti al Nyse), quella di ieri e lunedì è la prima chiusura per più di un giorno dall'11 settembre del 2001. Sandy fa registrare un altro primato negativo: è la prima volta dal 1888 che la Borsa di New York non apre per più di un giorno a causa delle condizioni meteo, finora in grado di bloccare i listini solo per 24 ore
Più lungo - almeno quattro giorni secondo il sindaco Michael Bloomberg - si annuncia lo stop per la metropolitana di New York (nella foto sotto una stazione)

Shopping24

Dai nostri archivi