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Questo articolo è stato pubblicato il 01 novembre 2012 alle ore 11:58.

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Francesco Spada consigliere regionale Idv in Lombardia (Fotogramma)Francesco Spada consigliere regionale Idv in Lombardia (Fotogramma)

Nell'Italia che lavora, sempre meno a vedere gli ultimi dati sulla disoccupazione, ci sono delle singolarità nel mondo dei Consigli regionali. È il caso di Francesco Spada consigliere regionale Idv in Lombardia che per avere lavorato solo sei ore percepirà lo stipendio fino alle prossime elezioni: circa 50mila euro lordi.

«Prenderò né più né meno di quello che prenderanno gli altri consiglieri», ha detto Spada ai microfoni di Radio 24. «Quando assumo un incarico mi impegno sempre al massimo. In quelle sei ore è stata approvata una legge importantissima: la legge elettorale. Se fossimo stati in tempi normali quella legge sarebbe stata approvata in una ventina di giorni».

Una difesa d'ufficio dei costi della politica proveniente da un esponente Idv, convinto di poter dare un valore aggiunto e determinante da qui al 27 gennaio, prima data utile per le elezioni regionali lombarde. Avrà un'agenda fitta di impegni, ha aggiunto, «una serie di riunioni, poi altre sedute per approvare il bilancio di previsione 2013». Stiamo parlando di un bilancio di 24 miliardi per cui «non si tratta di fare il giro del tavolo», come si dice dalla parti di Bergamo per indicare che c'è di che sbattersi.

Franco Spada, subentrato al consigliere Idv Gabriele Sola uscito anzitempo per rinunciare al vitalizio, è anche capogruppo al consiglio provinciale di Bergamo non ha intenzione di dimettersi da questo incarico, poiché per lui le cariche non sono incompatibili ma «comunque non cumulerà gli stipendi».

È già un piccolo taglio di costi della politica, circa mille euro al mese, in cambio ovviamente del nuovo stipendio moltiplicato. Come detto, sarebbe inesatto parlare di un'unica seduta di sei ore pagata la bellezza di 50mila euro sonanti, come pure di un impegno finito il giorno in cui il nuovo consigliere è entrato in carica ossia lo scorso 26 , il giorno in cui Formigoni ha sciolto il Consiglio. Lo stipendio infatti verrà percepito regolarmente nelle parti che lo compongono: di indennità, di diaria, di missioni più i rimborsi chilometrici: in tutto potrebbe raggiungere circa i 10mila euro al mese fino al giorno delle elezioni.

Ma il calcolo preciso lo si potrà fare una volta che si andrà a votare. Anche perché bisognerà aggiungervi "dulcis in fundo" la buonuscita, quello che impropriamente viene definito "tfr" mentre più correttamente si tratta di un "tfm" ossia trattamento di fine mandato. Sappiamo che la politica locale non si fa mancare proprio nulla, per cui fino almeno fino a quando il decreto sui costi della politica locale non metterà fine a simili prebende. Come noto nella Conferenza Stato-Regioni dal 2013 i politici in carica nei Consigli regionali dovrebbero vedersi dimezzere gli stipendi, quindi anche quello del prossimo anno di Spada, ma non ci sono indicazioni in merito alla cosiddetta "buonuscita" dei consiglieri regionali: solo a titolo indicativo si può calcolarla moltiplicando il compenso di un consigliere per il numero di mandati.

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