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Da Bo Xilai alla riforma della finanza, le 18 voci per capire dove stanno andando i nuovi padroni del mondo

La Ue resta esclusa dal dialogo tra i due giganti di Washington e Pechino. Nonostante le riforme annunciate e l'ingresso nella Wto, la Cina non è ancora vicina e i riflessi dell'atteso nuovo corso rischiano di farsi sentire in Europa solo come un'eco lontana - Foto

14. P come Politburo

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Il Comitato Permanente del Politburo (l'ufficio politico del Partito Comunista Cinese) è la ristrettissima stanza dei bottoni che detta le linee guida della politica cinese.
Ogni cinque anni, in occasione del Congresso, i leader in carica da oltre un decennio o ultrasettantenni vengono sostituiti.
Dal 2002, quando fu allargato per garantire maggiore rappresentatività a tutte le fazioni emerse all'interno del Partito nel dopo Deng, il Comitato Permanente è formato da 9 membri.
Nei prossimi giorni, ben 7 (tra cui Hu e Wen) dovranno lasciare l'incarico ed essere sostituiti. Da mesi le voci di corridoio sussurrano che il Diciottesimo Congresso potrebbe ridurre il numero degli effettivi a 7, in modo da riportare l'organo supremo del Partito alle sue dimensioni ante 2002.
Il taglio avrebbe una sua logica. L'annientamento della fazione di Bo Xilai, infatti, ha ridotto la domanda di rappresentatività dentro al Partito. Quindi, 7 top leader potrebbero essere sufficienti ad assicurare il dibattito interno e la ricerca del consenso.

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