Dall'Aids a Saviano: il «meglio» di Grillo in diciotto frasi selezionate da Renato Brunetta
Lo scontro politico tra vecchi e nuovi partiti scopre una nuova forma di lotta: la rassegna stampa delle peggiori frasi pronunciate dall'avversario. A inaugurarla è l'onorevole del Pdl Renato Brunetta: ecco il suo "dossier" su Beppe Grillo
7 novembre 2012
8. Il Papa scrive una lettera a Grillo

«Illustre signor Giuseppe Grillo, è per me un piacere poterLe inviare questa lettera sul tema delle energie rinnovabili. I miei pensieri ritornano agli anni in cui iniziai la mia attività di insegnante accademico all'università di Bonn. Era – nel 1959 – ancora il tempo della vecchia università dei professori ordinari. I contatti con gli storici, gli economisti e naturalmente anche con le facoltà teologiche erano molto stretti. Una volta in ogni semestre c'era un cosiddetto dies academicus, in cui professori di tutte le facoltà si presentavano davanti agli studenti dell'intera università, rendendo così possibile una vera esperienza di universitas: il fatto che noi, nonostante tutte le specializzazioni, che a volte ci rendono incapaci di comunicare tra di noi, formiamo un tutto e lavoriamo nel tutto dell'unica ragione con le sue varie dimensioni, stando così insieme anche nella comune responsabilità per il retto uso della ragione – questo fatto diventava esperienza viva. Questa coesione interiore nel cosmo della ragione non venne disturbata neanche quando una volta trapelò la notizia che uno dei colleghi aveva detto che nella nostra università c'era una stranezza: due facoltà che si occupavano di una cosa che non esisteva ancora – delle energie rinnovabili. Che anche di fronte ad uno scetticismo così radicale resti necessario e ragionevole interrogarsi sull'eolico e sul solare per mezzo della ragione e ciò debba essere fatto nel contesto della tradizione della fede cristiana: questo, nell'insieme dell'università, era però una convinzione indiscussa».
Pubblicata sul blog come se fosse una lettera indirizzata a Beppe Grillo, 2007
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