Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 novembre 2012 alle ore 21:53.

«E' stato detto che voglio un volto nuovo e che questo volto nuovo sarebbe quello di Giampiero Samorì. L'ho incontrato una volta sola e nemmeno sapevo che fosse interessato alla politica». Cosi' Silvio Berlusconi smentisce l'ipotesi di una discesa in campo dell'imprenditore.
Cinquantaquattro anni, modenese, banchiere con interessi anche nel settore immobiliare, un giornale e una tv suoi. Non fosse per età e provenienza qualcuno potrebbe ritrovare il profilo di Berlusconi. Si sono anche incontrati con il fondatore del Pdl, ma, come ha detto l'ex premier, giusto una volta. Comunque sia Samorì si propone, con la sua associazione Moderati in Rivoluzione (pronta agli stati generali il prossimo 17 novembre a Chianciano) di fare una vera "rivoluzione capitalista". Una rivoluzione che potrebbe avere come prima tappa le primarie del Pdl, partito di Samorì fin dagli albori e anche da prima, che l'avvocato modenese era il numero due di Marcello Dell'Utri nei circoli del Buongoverno. Ora lui, Samorì, dichiara che prima di candidarsi vuole conoscere le regole delle primarie. Poco tempo fa, giusto per muovere un altro po' le acque agitate del Pdl, sentenziava che Angelino Alfano era assolutamente inadeguato.
E lo ha ridetto oggi in un'intervista ad Huffington Post Italia. Alfano e le primarie Pdl? « Sì, sto entrando in politica. È sempre stata una mia passione. Mettiamola così: dalle primarie uscirà il candidato premier. E il candidato premier é uno che deve parlare con la Merkel, Hollande. Insomma, serve un vero capo di governo, non un segretario amministrativo Sì, sto entrando in politica. È sempre stata una mia passione
Lasciando in sospeso la vita politica resta quella imprenditoriale di Samorì che si dichiara il terzo uomo più ricco d'Italia e giusto poche settimane ha messo un piede in Mediobanca comperandone lo 0,40%. Un inizio di scalata per uno che da anni tenta di scalare la rocca della banca 'rossa' per eccellenza dell'Emilia Romagna: Bper. Da anni tenta ma senza risultati apprezzabili, visto lo sbarramento che si continua a trovare davanti. Altra faccenda è quella di Tercas, di cui la holding Modena Capitale di Samorì e soci (dove i soci sono Granitifiandre e altri nomi di tale portata) possiede il 4,8%. Per la cronaca banca Tercas è finita sotto commissariamento lo scorso mese di maggio.
Rimane l'editoria: nel 2010, all'indomani dell'ultimo assalto non riuscito a Bper, Samorì apre un giornale, ModenaQui e pochi mesi dopo al giornale affianca una televisione. Non che a Modena mancassero quotidiani o emittenti, certo è che Samorì si fa i suoi organi di informazione e la sera, prima di rientrare a casa passa in redazione a controllare in prima persona il lavoro dei suoi dipendenti. Perché, in effetti, l'avvocato (come tutti lo chiamano), ha assunto tutti i ragazzi che hanno iniziato a lavorare nelle sue testate e questo, nell'Emilia Romagna dell'editoria, è fatto eccezionale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA