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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2012 alle ore 22:08.

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Bank of America Merrill Lynch, Barclays, Citi, Crédit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs e Hsbc. Sono questi alcuni dei nomi dei big dell'industria finanziaria mondiale che il prossimo 13 novembre si incontreranno a Londra per discutere in che modo gli operatori di questo settore possono favorire l'uguaglianza sul posto di lavoro dei dipendenti lesbiche, gay, bisex e transgender (Lgbt). Si tratta della prima volta in cui questo discorso viene affrontato dall'industria finanziaria in Europa, sulla scia del successo che la stessa iniziativa ha avuto a New York, dove lo stesso evento ha visto la partecipazione di circa 200 rappresentanti di banche con una capitalizzazione complessiva di 630 miliardi.

L'attenzione di banche e aziende nei confronti della comunità omosessuale è cresciuto in modo costante negli scorsi anni, e numerose banche e studi legali hanno dato il via a iniziative di sensibilizzazione volte a favorire la diversity sul posto di lavoro. Negli ultimi anni, i maggiori istituti finanziari hanno fatto quasi a gara nel lanciare iniziative a favore dello staff gay per attrarre i migliori talenti. Negli ultimi anni JP Morgan ha per esempio sponsorizzato l'organizzazione di gay pride a Londra e New York, e nel 2010 Barclays ha deciso di rimborsare lo staff americano che aveva subito disparità economiche sulla base della diversa legislazione per gli omosessuali in tema di matrimonio.

La banca inglese Lloyds stima che all'interno del gruppo lavorino circa 2500 persone omosessuali o transgender, e ha sviluppato iniziative per favorire l'inserimento di questa parte dello staff tra i colleghi, con i clienti, e all'interno della comunità. «L'uguaglianza è di critica importanza per Barclays e ci permette di offrire un servizio migliore per i nostri clienti. Per questo motivo supportiamo questo evento», ha affermato per esempio Antony Jenkins, amministratore delegato del gruppo.

Ha fatto eco Alex Wilmot-Sitwell, manager di Bank of America Merrill Lynch che ha affermato che la banca si impegna nella selezione di impiegati con diversi background, che rappresentano una forza anche di fronte ai clienti. Secondo una classifica di Vault sul ‘Best place to work for Lgbt diversity', a spuntarla in Europa è stata Goldman Sachs, seguita da Morgan Stanley e Credit Suisse.

Nell'ambito di una serie di gruppi di interesse che operano all'interno della banca, Goldman Sacks ha creato un network per lesbiche, gay, bisessuali e transgender che favorisce il rispetto di questa minoranza sul posto di lavoro. L'incontro di Londra la prossima settimana, ospitato negli uffici dello studio d'affari Clifford Chance, potrebbe creare nuovo consenso e supporto per queste iniziative.

In particolare, si discuterà di come favorire il rapporto tra lo staff e i clienti, come rafforzare gli strumenti a favore della mobilità tra gli uffici dei dipendenti LGBT, e come la popolazione eterosessuale può scendere in campo per la cosiddetta minority, al fine di creare il migliore ambiente di lavoro per tutti i dipendenti, omosessuali e non. (C.Al.)

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