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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2012 alle ore 10:53.

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La Grecia potrebbe avere bisogno di ulteriori 15 miliardi di euro entro il 2014 e di altri 17,6 per il biennio 2015-2016. Sono le indicazioni contenute nella bozza del rapporto della Troika, secondo quanto riferito da Bloomberg.

Intanto Atene ha buttato la palla nel campo europeo. Come previsto la Grecia ha approvato il bilancio del 2013, all'insegna dell'austerità in modo da sbloccare gli ulteriori fondi di aiuto. Il budget, approvato con 167 voti a favore e 128 contrari, con una maggioranza richiesta di 151 voti su 300 deputati, prevede tagli per 9,4 miliardi di euro nel prossimo anno, quando il Paese si troverà a dover affrontare il sesto anno consecutivo di recessione, con il Pil previsto in calo del 4,5%.

Intanto oggi a Bruxelles si riuniranno i ministri delle Finanze della zona euro per approvare la tranche di aiuti alla Grecia da 31,5 miliardi di euro, anche se non si aspetta alcuna decisione definitiva fino a quando non ci sarà la garanzia che la Grecia persegua i piani previsti.

Anzi, a Bruxelles circola l'ipotesi di un nuovo Eurogruppo mercoledì prossimo per dare via libera alla nuova tranche di aiuti destinati ad Atene.

Tuttavia, anche se la decisione sullo sblocco della prossima tranche di aiuti non arriverà oggi, potrebbe arrivare una dichiarazione politica. Ma l'ennesimo rinvio europeo voluto dal mnistro delle Finanze tedesco wolfgang Schaeuble crea problemi per la copertura di 5 miliardi di scadenze debitorie di Atene il 16 novembre; queste esigenze di rollover (di rinnovo dei titoli in scandeza) saranno almeno in parte coperte con nuove emissioni di T-bill a breve termine, anche se l'Eurosistema non ha finora prorogato l'estensione del limite massimo sulle emissioni da 12 a 17 miliardi di euro; secondo l'agenzia Reuters, però, alti funzionari dell'Unione Europea hanno assicurato che non ci sarà alcuna insolvenza ‘accidentale' della Grecia.

Il presidente della Bundesbank, Weidmann, un falco, non ha perso occasione di lamentarsi che il rapporto della Troika rischia di essere edulcorato per giustificare una decisione già presa sul pagamento degli aiuti da 31,5 miliardi di euro attraverso un fondo specifico.
Ma la partita sulla permanenza della Grecia nell'euro rischia di trasformarsi ancora una volta in una lunga guerra di posizione in attesa del voto tedesco di settembre 2013.

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