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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2012 alle ore 19:37.

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LONDRA - Si aggrava la crisi alla Bbc: la televisione di Stato britannica è sulla difensiva in seguito a uno scandalo che ha portato alle dimissioni forzate prima del direttore generale e poi oggi dei due responsabili delle notizie. Sia Governo che opposizione oggi si sono schierati contro la concessione di una buonuscita di 450mila sterline a George Entwistle, il dg uscente, che il presidente della Bbc Lord Patten ha però definito «giustificata e necessaria».

Lo scandalo riguarda un documentario trasmesso il 2 novembre scorso che ha accusato un peso massimo del partito conservatore, ex ministro nel Governo di Margaret Thatcher, di pedofilia. I responsabili del programma non avrebbero controllato a dovere le fonti, affidandosi alla testimonianza di una vittima di abusi sessuali negli anni Ottanta che ha poi negato che il suo aggressore fosse Lord McAlpine, che intende fare causa alla Bbc.

Dopo le dimissioni di Entwistle sabato sera, oggi sono cadute le teste di Helen Boaden e Steve Mitchell, la responsabile delle news e il suo vice.Tim Davie, il nuovo direttore generale ad interim, ha promesso riforme radicali alla Bbc per creare una «struttura gerarchica chiara» e dare un senso di «vera leadership».

Lo scandalo è il secondo a colpire la Bbc in poche settimane. La televisione di Stato era stata già accusata di "auto-censura" per la decisione di non trasmettere un documentario su Jimmy Savile, un popolare presentatore degli anni Settanta e Ottanta ora morto, che conteneva rivelazioni su numerosi atti di molestie e violenze sessuali a danni di minori.

In seguito a un altro documentario su Savile, trasmesso dalla televisione commerciale Itv, decine di vittime del presentatore televisivo si sono rivolte per la prima volta alla polizia e lo scandalo ha assunto proporzioni impreviste. La Bbc è stata accusata di avere protetto la reputazione di Savile per non rivelare il coinvolgimento nelle molestie di altri personaggi in vista. La decisione di trasmettere il nuovo documentario sulla pedofilia sarebbe stata presa frettolosamente nel tentativo di dimostrare che la Bbc non esita a indagare su casi difficili, ma si è rivelata un boomerang. Ora la Bbc, come ha detto ieri Davie, «deve riconquistarsi la fiducia del pubblico».

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