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Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2012 alle ore 12:43.

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La "Corona" vive sotto giuramento. Nicola Gratteri, procuratore aggiunto a Reggio Calabria, parla di momento storico per la valenza investigativa che si può attribuire ad un codice sequestrato in un covo.

"In un'epoca in cui la descrizione per grandi linee delle gerarchie della ‘ndrangheta è stata finora affidata alle rivelazioni fatte dai pochissimi pentiti e sempre limitata ai territori di appartenenza di costoro – si legge nell'ordinanza - il rinvenimento di un documento originale nelle mani di un personaggio inserito a pieno titolo nel sistema costituisce di per sé un passo da gigante nella conoscenza di un mondo pressoché oscuro, ermetico ed un punto fermo nella lotta alla criminalità organizzata calabrese".

Se si pensa che a distanza di anni ciò consente il confronto con le conversazioni "rubate" all'interno di autovetture, abitazioni e nei momenti in cui qualche affiliato "tradisce" il suo dovere di riservatezza su tali argomenti, si può percepire l'altissimo valore investigativo e probatorio dei dialoghi ambientali che confermano le scoperte investigative. E' un susseguirsi di rituali, parole chiave e simboli che a tratti assumono carattere allegorico, ma ai quali erano riconducibili sorprendentemente i contenuti di conversazioni ambientali registrate tra il 2006 ed il 2007. "Ogni singolo dialogo – si legge ancora nell'ordinanza - ha contribuito ad assegnare a ciascun ruolo il nome ed il cognome di un affiliato, ha indicato doti e funzioni di ciascuno, che materialmente si manifestavano nella gestione criminale del territorio e dei suoi abitanti, nel compimento di reati di qualsiasi genere e nell'esercizio costante di una minaccia che a volte non necessita neppure di manifestazioni pratiche, in quanto genera assoggettamento ed omertà di per sé, soltanto perché direttamente o indirettamente riconducibile al concetto di ‘ndrangheta nel senso più ampio del termine".

Ecco un tratto del codice relativo alle "Regole di Santa", che consiste nella sequenza di domande e risposte rivolte solitamente da un superiore ad un altro affiliato:
D: Da chi è formata la Santa?
R: Dal capo santista, sottocapo santista, a destra, mastro di controllo a sinistra e scorta distaccata dietro le spalle.
D: Quando è nato il primo santista?
R: E' nato il giorno della nascita del nostro Santo Cristo.
D: Quando è stato santizzato il primo santista?
R: Il 25 dicembre, quando il Cristo è nato io sono stato santizzato.
D: Per mezzo di che cosa dimostrate di essere un santista?
R: Per mezzo di una croce dietro la spalla destra che il capo santista me l'ha data, io l'ho accettata e tutta la Santa Corona me l'ha confermata;
D: Di quanti santisti è formato il consiglio locale?
R: E' formato di 9 santisti.
D: Di quanti locali è formato l'altro consiglio (direttivo) generale?
R: E' formato da 5 locali.
D: Che cosa rappresenta il Capo santista?
R: Rappresenta il capo giudice supremo che dal suo giudizio propone e da quello di tutti i suoi giudici dispone e impartisce regole sante, grazie e prescrizioni severe per tutti i locali vogliono stare al giudizio dell'alto consiglio generale.
D: Con quali vincoli vi hanno santizzato?
R: Con vincolo di non tradire la fede e le prescrizioni di questo corpo di santa, formata altrimenti giudicato distaccato e ricacciato in ogni punto che di questo alto consiglio sarei segnalato.

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