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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2012 alle ore 14:15.

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Il ministero della pubblica amministrazione avrà solo a dicembre i numeri definitivi sulle eccedenze di personale nelle amministrazioni centrali ma è possibile che il dato di 4.028 unità per il personale non dirigente - comunicato ai sindacati nell'ultimo incontro con il Governo (e anticipato dal ministero tramite twitter) - aumenti di altre 2.000 unità. Lo ha detto il ministro, Filippo Patroni Griffi in una intervista a All capital news. «Il ministro non dia numeri, è una strategia che getta nel panico i lavoratori», ha affermato Rossana Dettori, segretario generale della Fp-Cgil.

Alcune amministrazioni non hanno ancora conteggiato le eccedenze
«I numeri definitivi delle persone in carne e ossa che verranno messe in mobilità li avremo a dicembre - ha detto patroni Griffi - il numero di 4028 è destinato ad aumentare perchè alcune amministrazioni non hanno ancora conteggiato le eccedenze. È difficile dire esattamente quanti saranno - ha osservato il ministro - , a spanne potrei dire altri 2.000 ma non è ancora un numero seriamente dato».

Mobilità obbligatoria per due anni con riduzione di stipendio
Prima di mettere in mobilità obbligatoria - ha poi spiegato il ministro - «bisogna verificare i pensionamenti, poi verificare gli strumenti di solidarità come il part time o la mobilità volontaria. Il numero finale sarà quello degli esuberi effettivi, da lì scatta la mobilità obbligatoria per due anni con riduzione dello stipendio. Tutto questo - ha concluso Patroni Griffi - avverrà nella primavera del 2013. Questi posti eliminati non verranno mai più coperti ma noi sapremo qual sarà il fabbisogno reale della pubblica amministrazione e su questo potremo preparare nuove assunzioni dal 2015, dopo lo sblocco del turn over».

Dettori (Cgil): il ministro non dia numeri
La Cgil attacca «Appena due giorni fa - ha osservato Rossana Dettori, segretario generale della Fp-Cgil - il Ministro Patroni Griffi ci richiamava a una maggiore cautela sulle cosiddette "eccedenze" nella pubblica amministrazioni e dopo poco più di 48 ore ricomincia a dare i numeri. Oggi apprendiamo, come sempre attraverso avventate dichiarazioni stampa, che forse potrebbero aggiungersi altri 2.000 esuberi ai 4.028 oggetto dell'informativa fornitaci appena martedì dallo stesso ministro. Se quella del Governo e del dicastero di Palazzo Vidoni è una strategia per gettare nel panico i lavoratori - ha concluso la sindacalista - ,dobbiamo ammettere che è molto efficace. Obbiettivo raggiunto».

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