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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2012 alle ore 12:17.

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Cavalli, auto e barche, mutui e risparmi, contratti di assicurazione. Sono oltre cento le voci di spesa contenute nel nuovo redditometro che si applicherà a partire dall'anno di imposta 2009. A presentare il nuovo strumento è stato il direttore generale dell'Agenzia delle entrate, Attilio Befera.

Befera: problemi solo per gli evasori
«Se uno non é evasore e spende quello che guadagna o ha risparmiato, non ha nulla da temere. Il problema ce l'avrà chi é evasore, perché con i quattrini che evade danneggia la nostra economia», ha risposto il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, ha risposto a chi gli domandava se il nuovo redditometro rischia di ridurre ulteriormente i consumi nell'attuale periodo di crisi.

Ci sono nove macrocategorie di spesa
Sono nove le macro categorie di spesa considerate dal nuovo accertamento sintetico: acquisti di beni durevoli; trasporti; abitazione; alimenti, bevande, abbigliamento e calzature; combustibili d'energia; immobili, elettrodomestici e altri servizi per la casa; sanità, comunicazioni, istruzione; tempo libero, cultura e giochi; altri beni e servizi. Il nuovo metodo di ricostruzione del reddito, a differenza del passato, "non si basa su presunzioni originate dall'applicazione di coefficienti - spiega l'Agenzia delle entrate - ma su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall'analisi annuale dell'Istat). Il nuovo redditometro, a differenza del vecchio, considera inoltre la composizione e l'area geografica di appartenenza della famiglia, secondo la classificazione Istat.

Obbligatorio il dialogo con il contribuente
Rende anche obbligatorio il dialogo con il contribuente, attraverso il contraddittorio. L'Agenzia infatti è tenuta a dialogare con il contribuente sia in fase preventiva, chiedendogli cioè di fornire chiarimenti e di integrare con i dati in suo possesso le informazioni a disposizione dell'amministrazione, sia in una eventuale seconda fase per definire la ricostruzione del reddito in adesione. In questo modo il contribuente «può sempre fornire la prova contraria - precisa l'Agenzia - prima della quantificazione della pretesa».

Il 20% delle famiglie risulta non coerente
Quasi un milione di famiglie dichiara redditi pressoché nulli «molti vicini allo zero», ha detto Befera, durante una conferenza stampa. Una famiglia su cinque, circa il 20%, cioé 4,3 milioni, risulta non coerente in base al nuovo accertamento sintetico, il redditometro. Il dato emerge da una simulazione dell'Agenzia delle Entrate che oggi presenta il nuovo strumento dell'Amministrazione e precisa che la non coerenza «non é automaticamente rappresentativa di un'evasione».

Utilizzabile da gennaio
Il nuovo redditometro è già pronto, e siamo in fase di approvazione del relativo decreto ministeriale e quindi sicuramente a gennaio sarà utilizzabile», ha detto Attilio Befera. «Noi lo adopereremo - ha sottolineato - con la massima cautela e soltanto per differenze eclatanti» tra le spese e i redditi dichiarati.

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