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Questo articolo è stato pubblicato il 20 novembre 2012 alle ore 19:01.

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Il fondo salva stati Efsf ha momentaneamente sospeso un'emissione di titoli a 3 anni che si sarebbe dovuta concludere nel pomeriggio. La decisione è stata presa dopo che Moody's ha tagliato il rating della Francia da AAA a AA+. Poiché il rating dell'Efsf dipende da quello dei Paesi membri, la perdita dello status di tripla A da parte della Francia significa che il livello di garanzie su cui può contare il fondo non è più adeguato. La Francia è azionista al 21,83% dell'Efsf, alle spalle della sola Germania che incide al 29,07%.

Prima di tornare sul mercato del debito con la nuova emissione, dunque, l'Efsf dovrà essere in grado di poter disporre di ulteriori garanzie. Questa mattina il fondo aveva collocato, nonostante il downgrade della Francia, bond a 6 mesi registrando tassi in ulteriore ribasso.

«Il timing del bond a 3 anni è al momento condizionato a una questione relativa alle garanzie del fondo - ha spiegato il cfo e vice ceo dell'Efsf, Christophe Frankel, in una dichiarazione via email - Sebbene l'emissione avesse già registrato un forte interesse con domande superiori ai 3 miliardi di euro, e in linea con le guidance iniziali di prezzo, l'Efsf non é al momento nella condizione di procedere fino a che non verrà risolto questo aspetto tecnico».

Poiché il rating a breve termine dell'Efsf non è stato impattato dalla decisione di Moody's (che ha ridotto il rating a lungo della Francia, non quello a breve), l'Efsf ha potuto portare a termine questa mattina il collocamento dei titoli a sei mesi. «Questo - ha detto Frankel - dimostra come l'Efsf continui a beneficiare di un forte sostegno da parte del mercato anche dopo il downgrade sovrano della Francia». Riguardo all'emissione a tre anni, conclude Frankel, l'Efsf intende procedere con il suo collocamento non appena «sarà in grado di soddisfare i requisiti in termini di garanzie previsti dalla sua carta costitutiva».

Secondo alcuni economisti, il rating dello stesso Efsf potrebbe tuttavia essere tagliato nel corso delle prossime ore proprio a seguito della misura presa nei confronti della Francia in quanto il numero dei suoi garanti con triplo A è diminuito.

Intanto il presidente francese Hollande ha dichiarato, dopo il taglio del rating, che bisogna «mantenere la rotta» della politica seguita sino a ora «e capire che abbiano ogni interesse a risanare i nostri conti pubblici». «Dobbiamo tenerne conto - ha detto Hollande parlando al Congresso dei sindaci - seguire la nostra linea politica, mantenere la rotta e comprendere che abbiamo ogni interesse a risanare i nostri conti pubblici e a migliorare la nostra competitività». «È ciò che ci permette oggi di avere dei tassi di interesse come non li abbiamo avuti in questi anni di crisi del debito sovrano», ha aggiunto Hollande che ha sottolineato come oggi sul mercato secondario lo spread con i bund tedeschi sono rimasti invariati. Bisogna «mantenere la rotta» della politica seguita sino ad ora «e capire che abbiano ogni interesse a risanare i nostri conti pubblici».

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