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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2012 alle ore 17:19.

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Piero GiardaPiero Giarda

Ddl bilancio, se ne riparla lunedì. Si complica alla Camera l'approvazione del ddl sul bilancio annuale di previsione dello Stato, che insieme al Ddl di Stabilità 2013 (l'ex Finanziaria, approvata oggi da Montecitorio in prima lettura) compone la manovra triennale di finanza pubblica. Dopo lo stallo che oggi ha bloccato la commissione Bilancio, e quindi anche l'Aula, per le discrepanze tra le tabelle della legge di Stabilità e la Nota di aggiornamento del Bilancio 2013 (il documento che aggiorna i dati di bilancio in caso di variazioni apportate dalla discussione parlamentare), la Conferenza dei capigruppo ha deciso lo slittamento del voto a lunedì.

Numeri sbagliati, approvazione a rischio
A denunciare per primo un probabile errore del governo nella stesura della Nota di variazione il deputato Giancarlo Lehner (Pt), secondo cui «Il provvedimento é a rischio, ma ancora più a rischio, se questi sono i tecnici, é il paese», censurando così l'impasse del governo sulla Nota di aggiornamento che accompagna la legge di Stabilità. Con lui anche Antonio Borghesi (Idv): «Crolla uno dei pochi miti e cioè che la "bollinatura" (la verifica di conformità, ndr) della Ragioneria generale dello Stato avesse valore di "verità assoluta". Oggi in commissione Bilancio é successo qualcosa di allucinante: i dati di partenza forniti dalla Ragioneria di Stato e 'bollinatì sono risultati sbagliati. Come é potuto avvenire?».

L'ironia della Velina Rossa
Ironia e battute per lo slittamento del voto causa numeri sbagliati anche dalla Velina Rossa, l'agenzia di stampa di Pasquale Laurito vicina al Pd: «Il governo (piro)tecnico, pieno di lauree della Bocconi e d'altre prestigiose università, é riuscito persino a sbagliare i conti della nota di aggiornamento del bilancio». «La Camera é stata costretta a rinviare la votazione alla settimana prossima per gli errori non dei politici cattivi ma dei tecnici professori che governano il paese. Immaginate cosa sarebbe successo se l'avesse fatto un governo con ministri provenienti dai partiti».

Pd e Udc denunciano l'assenteismo del centrodestra
A complicare la situazione - che ha costretto il ministro Piero Giarda a presentarsi precipitosamente in commissione Bilancio, i cui lavori sono stati sospesi nel primo pomeriggio dal presidente Gianfranco Giorgetti (Ln) in attesa di chiarimenti da parte del Governo - l'assenteismo nelle file del Pdl, che avrebbe messo a rischio l'approvazione della Nota di aggiornamento . Pd e Udc hanno infatti denunciato la sparizione dai banchi di molti deputati di centrodestra.

Giarda minimizza: «Niente di sostanziale»
Sul fronte dell'Esecutivo, Giarda ha minimizzato il problema delle "discrepanze" tra i numeri della Nota e ddl Stabilità: «È una piccola e semplice questione: una Tabella che va scomposta e riscritta. Niente di sostanziale». Devo ammettere - ha aggiunto il ministro - «che una tabella illustrativa dei contenuti della Nota conteneva due imprecisioni: solo la tabella illustrativa. Era come se io, ompilatore di questa tabella, non avessi letto attentamente il testo del disegno di legge. Per questo errore di lettura che ho fatto devo chiedere scusa».

Ciccanti (Udc):problema di classificazione di bilancio
In serata, dettagli sulle "incongruenze" presenti nei dati presentati dal Governo sono arrivati dal relatore del ddl Bilancio, Amedeo Ciccanti (Udc) che a fronte delle tabelle depositate in commissione ha incalzato l'esecutivo a spiegare le differenze tra la tabella riepilogativa di inzio ottobre relativa ad entrate-uscite statali tenuto conto degli effetti della manovra e la stessa tabella aggiornata ad oggi e "bollinata" dalla Ragioneria dello Stato, tenuto conto dei saldi invariati, "paletto" rispettato nel passaggio alla Camera. Tra le due, una differenza di 1.631 milioni di euro (in più) sul fronte delle entrate, dovuto ad una riclassificazione delle accise riscosse dalle Regioni, confluite nel nuovo Fondo unico per il trasporto pubblico locale. «Un problema di rappresentazione tecnica della Tabella che incamera la legge di Stabilità», ha sintetizzato Ciccanti, che per qualche ora ha messo in dubbio la capacità di "far di conto" del governo.

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