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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2012 alle ore 12:09.

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Nella foto un'azione del test match degli azzuri contro la Nuova Zelanda (LaPresse)Nella foto un'azione del test match degli azzuri contro la Nuova Zelanda (LaPresse)

A dispetto delle tante assenze che affliggono i Wallabies australiani, a dispetto di una prima linea azzurra che potrebbe mettere in difficoltà quella oro-verde, una cosa è chiara: anche la sfida di domani, al Franchi di Firenze, rientra fra quelle con il pronostico sbarrato. L'Australia non l'abbiamo mai battuta, l'Australia è la terza potenza mondiale, l'Australia ha perso male 15 giorni fa con la Francia ma sabato ha espugnato Twickenham, il tempio inglese.

Però l'Italia può metterci del suo per non fare la comparsa, per proporre gioco, per dare combattimento. Per offrire, insomma, una replica del match di sabato contro gli All Blacks, con due graditi cambiamenti: uno scarto più basso e una tenuta più prolungata. Che poi, in fondo, stiamo parlando della stessa cosa: se contro i campioni del mondo, all'Olimpico, avessimo mantenuto la stessa intensità fino all'ultimo non avremmo subito quel parziale dei 19-0 in una dozzina di minuti che ha "sporcato" la nostra partita.

Anche il ct Jacques Brunel mostra di avere apprezzato la prova dei suoi, tanto che si limita a un paio di sostituzioni: in campo dal primo minuto Robert Barbieri (in terza linea per Simone Favaro) e Quentin Geldenhuys (in seconda per Antonio Pavanello). Dal numero 8 al numero 15 formazione invariata, con la conferma di un alto tasso di "All Italian Boys", nel senso di ragazzi nati e cresciuti rugbysticamente in Italia: nel team di partenza gli oriundi sono tre (Martin Castrogiovanni, Sergio Parisse e Luciano Orquera) cui si aggiunge l'equiparato Geldenhuys.

L'Australia, sabato, ha partecipato alla mattanza delle formazioni europee che ospitano quelle dell'emisfero sud. Gap ridotto, ma il 20-14 finale sugli inglesi è un successo meritato. Poco propenso allo spettacolo ma efficace, più o meno come al solito, il Sudafrica che ha battuto la Scozia senza dominare (21-10). Lo schiaffo più forte lo ha preso il Galles, non in termini "numerici", ma perché è arrivato alla sesta consecutiva in un test match, e stavolta non contro una delle "grandissime" tradizionali: al Millennium Stadium i guerrieri di Samoa sono passati con il punteggio di 26-19. Così i campioni uscenti del Sei Nazioni a meditare su una crisi che - almeno dal punto di vista del risultato - difficilmente si interromperà domani, quando a Cardiff scenderanno in campo proprio gli All Blacks, battuti per l'ultima volta dai Dragoni nel lontanissimo 1953.

A difendere l'onore del Vecchio Continente resta la Francia, convincente contro l'Australia e poi anche contro l'Argentina. Vittorie che servono ai Galletti anche per insediarsi al quarto posto del ranking mondiale, e questo è un dettaglio importante. Perché il 3 dicembre, a Londra, si terrà il sorteggio per inserire nei quattro gironi del Mondiale inglese del 2015 le 12 squadre già qualificate. Le tre fasce da quattro squadre saranno costituite in base al ranking, appunto, e così ci sono due "duelli" in corso: quello per il quarto posto tra Francia e Inghilterra e quello per l'ottavo tra Galles e Samoa. Mentre l'Italia se ne sta tranquillamente in terza fascia e aspetta di conoscere il suo destino, sapendo che anche fra tre anni servirebbe un'impresa per finire seconda nel proprio girone e passare finalmente ai quarti.

COSÌ IN CAMPO
Italia: Masi; Venditti, Benvenuti, Sgarbi, Mirco Bergamasco; Orquera, Gori; Parisse (cap.), Barbieri, Zanni; Minto, Geldenhuys; Castrogiovanni, Ghiraldini, Lo Cicero. A disposizione: Giazzon, Rizzo, Cittadini, Pavanello, Favaro, Vosawai, Botes, McLean
Australia: Barnes; Cummins, Ashley-Cooper, Tapuai, Mitchell; Beale, Sheehan; Palu, Hooper, Higginbotham; Sharpe (cap.), Timani; Alexander, Moore, Robinson. A disposizione: Polota Nau, Slipper, Kepu, Dennis, Gill, Phipps, Harris, Ioane

I PRINCIPALI TEST MATCH DI AUTUNNO
Sabato 10 novembre: ITALIA-Tonga 28-23; Inghilterra-Figi 54-12; Galles-Argentina 12-26; Francia-Australia 33-6; Irlanda-Sudafrica 12-16
Domenica 11 novembre: Scozia-Nuova Zelanda 22-51
Venerdì 16 novembre: Galles-Samoa 19-26
Sabato 17 novembre: ITALIA-Nuova Zelanda 10-42; Inghilterra-Australia 14-20; Francia-Argentina 39-22; Scozia-Sudafrica 10-21
Sabato 24 novembre: ITALIA-Australia (ore 15, Firenze, Stadio Franchi); Inghilterra-Sudafrica; Irlanda-Argentina; Galles-Nuova Zelanda; Francia-Samoa; Scozia-Tonga
Sabato 1° dicembre: Inghilterra-Nuova Zelanda; Galles-Australia

IL RANKING INTERNAZIONALE
1. Nuova Zelanda 2. Sudafrica 3. Australia 4. Francia 5. Inghilterra 6. Argentina 7. Irlanda 8. Galles 9. Samoa 10. Scozia 11. Italia 12. Tonga 13. Canada 14. Figi 15. Giappone

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