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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2012 alle ore 17:45.

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(Ansa)(Ansa)

È la storia di una tragedia incrociata, quella della tromba d'aria che ha colpito l'Ilva e l'intera provincia di Taranto. Stamani raccontavamo di un Tir della Novarredo rovesciato al di là del guard rail sull'Appia, la strada statale che unisce Taranto a Bari e taglia in due la più grande acciaieria d'Europa. L'autista, Vincenzo di Castri di Francavilla Fontana, è rimasto ferito nel ribaltamento del mezzo ed è stato subito ricoverato all'ospedale della città ionica.

Appresa la notizia dell'incidente, la moglie dell'autista, Anita Capobianco, insieme con le due figlie è montata di corsa in macchina e ha imboccato la Francavilla-Ceglie che poi l'avrebbe condotta a Taranto. Forse l'asfalto reso viscido dalla pioggia battente, forse una distrazione, l'auto sulla quale viaggiavano si è scontrata con un altro mezzo: la moglie del Di Castri e la figlia Isabel sono morte sul colpo, l'altra figlia è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Perrino di Brindisi, lo stesso in cui morì nel maggio scorso Melissa Bassi, la studentessa della Morvillo-Falcone colpita a morte dall'esplosione dell'ordigno messo a punto dal commerciante di carburante Vanni Vantaggiato.

Taranto e la sua provincia sono in ginocchio. All'Ilva si contano 26 feriti, di cui quattro ricoverati in ospedale. Solo uno di loro è in condizioni ritenute serie.

Distruzione e danni ingentissimi anche a Statte, Comune a Nord dello stabilimento Ilva. Una stazione di rifornimento Agip costruita due anni fa sulla strada per Taranto si è praticamente accartocciata su se stesso. Il tunnel del car wash è collassato e frammenti della struttura hanno colpito il figlio dei proprietari della stazione di servizio, che fortunatamente ha riportato ferite lievi. Le strade di Statte sono ricoperte da frammenti di lamiere strappate dal vento e disseminate ovunque.

A ogni raffica di vento si staccano pezzi di muto o di ferro pericolanti che possono colpire chiunque. Alla scuola Leonardo da Vinci sei ragazzi sono stati feriti dall'esplosione della vetrata di un'aula. I muretti a secco che delimitano un gruppo di villette ottocentesche in via Vittorio Emanuele si sono sbriciolati. Molte auto in sosta si sono addirittura cappottate. Non si contano gli alberi sradicati e i tetti delle case scoperchiati.

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