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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2012 alle ore 13:26.

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Giancarlo Leone a Raiuno, Angelo Teodoli a Raidue e Andrea Vianello a Raitre. Sono i nuovi direttori delle tre le reti generaliste della Rai. Li ha nominati questa mattina il Cda di viale Mazzini, accogliendo le proposte formulate dal direttore generale, Luigi Gubitosi. Nel "pacchetto" di nuove nomine approvate (a maggioranza) dal Cda anche l'approdo al Tg 1 di Mario Orfeo, attualmente alla guida del "Messaggero", quale nuovo direttore della trasmissione di news "ammiraglia" al posto di Alberto Maccari, il cui contratto con l'azienda scade a fine dicembre. Quello di Orfeo è in realtà un ritorno a viale Mazzini, dove già era entrato nel 2009 quale direttore del Tg2, su proposta del Dg Mauro Masi e con voto unanime del cda.

Orfeo al Tg1, le congratulazioni trasversali della politica
La scelta di Orfeo per la guida del Tg 1 è stata accolta con congratulazioni trasversali a tutto il mondo politico. «Ritorna in Rai un giornalista che ha già dato prova di professionalità e di equilibrio», commenta Maurizio Lupi, vicepresidente pidiellino della Camera. «Siamo sicuri che Mario Orfeo saprà garantire l'autorevolezza e l'equilibrio del principale telegiornale italiano e d'Europa», le parole di Matteo Orfini, responsabile Cultura e informazione del Pd. Sempre sul fronte Pdl, il coordinatore Ignazio La Russa definisce il neo direttore «professionista serio e di valore», sottolineando che «il Tg1 é in ottime mani. Anche nelle sue precedenti esperienze, inclusa quella al Tg2, ha saputo dimostrare con i fatti sia il suo equilibrio che le sue indiscusse qualità nel mondo della comunicazione».

Il sostegno dei telespettatori cattolici
Sulla stessa linea anche Maurizio Gasparri, capogruppo Pdl al Senato: «in bocca al lupo a Mario Orfeo», per la «nuova sfida che saprà affrontare con le capacità e l'equilibrio che tanti gli riconoscono». Sostegno ad Orfeo arriva poi dall'Aiart, l'associazione dei telespettatori cattolici, mentre di Orfeo «giornalista di indubbia professionalità» parla Nello Formisano, capogruppo alla Camera di Diritti e Libertà e componente della Commissione di Vigilanza Rai.

Giro di valzer dopo le nuove nomine
Giancarlo Leone, Angelo Teodoli e Andrea Vianello, nomminati alla guida delle reti Rai, prendono il posto rispettivamente di Mauro Mazza (probabile destinazione alla presidenza di Rai Cinema) Pasquale D'Alessandro (destinato forse a un canale tematico e digitale Rai) e Antonio Di Bella (prossimo a ricoprire il ruolo di corrispondente Rai da Parigi). Leone finora ricopriva il ruolo di direttore dell'Intrattenimento, struttura destinata a scomparire, ovvero saranno riportate ai canali le competenze che la direzione aveva acquisito negli ultimi mesi, ripristinando così la vecchia organizzazione. Teodoli viene dalla direzione palinsesti (al suo posto è destinato Marcello Ciannamea), mentre Di Bella dirigeva appunto Raitre.

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