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Questo articolo è stato pubblicato il 01 dicembre 2012 alle ore 16:09.

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La fantascienza ha immaginato che gli equilibri geopolitici del futuro sarebbero stati salvaguardati attraverso il minor dispendio possibile di vite umane. Scienza e tecnologia a quanto pare lavorano per inseguire gli obiettivi immaginari della fantascienza: quest'oggi in Francia dalla base militare di Istres ha compiuto il proprio volo inaugurale il nEUROn, prototipo europeo per un velivolo non pilotato da combattimento completamente «invisibile».

Un velivolo frutto della collaborazione di Francia, Italia, Svezia, Spagna, Svizzera e Grecia, cui il nostro Paese partecipa attraverso la controllata Finmeccanica AleniaAermacchi che, in virtù di un quota del 22%, risulta il primo partner industriale della transalpina Dassault Aviation, con responsabilità a livello di sistema e sottosistema. Nella partita c'è comunque anche Selex Galileo, altra azienda del gruppo metalmeccanico di Stato attiva nel settore dell'elettronica della difesa. Il nEUROn vanta almeno tre primati: si tratta del primo aereo Ucav (acronimo di Unmanned Combat Aerial Vehicle che sta per velivolo senza pilota) sviluppato attraverso la cooperazione tra più paesi del Vecchio continente, è il primo mezzo da combattimento «stealth» ossia invisibile ai radar e il primo velivolo da guerra interamente progettato e sviluppato su piattaforma virtuale. Aveva effettuato il roll-out lo scorso gennaio dopo cinque anni di progettazione, sviluppo, assemblaggio e prove statiche.
Dopo il volo, due anni di test

Il nEUROn sarà ora sottoposto a un intenso programma di test in volo per un periodo di circa due anni in Francia, Svezia e nel Bel Paese. Prove che riguarderanno qualità del volo, grado di invisibilità ai radar (tecnologia «stealth», per l'appunto), sistemi aria-terra lanciati dal vano di carico interno, integrazione in un ambiente C4i (comando, controllo comunicazione, computer e intelligence) nonché di integrazione di una piattaforma non abitata negli spazi aerei. L'iniziativa rappresenta uno sforzo molto importante per sviluppare nuove tecnologie e creare le basi per futuri programmi di velivoli a pilotaggio remoto per impieghi militari. Più che un prototipo vero e proprio, il nEUROn è quello che gli addetti ai lavori definiscono dimostratore, rappresentativo di quella che sarà la configurazione degli Uav da combattimento del futuro.

Il ruolo di Alenia
AleniaAermacchi si è occupata di progettazione e produzione del sistema di generazione e distribuzione elettrica; di un sistema dati aria innovativo (sempre con caratteristiche «stealth»); di componenti a bassa osservabilità e soprattutto del sistema integrato di armamento con piena autonomia di gestione dei sottosistemi, la cosiddetta «Smart integrated weapon bay» (Siwb). Il sistema permetterà l'individuazione, il riconoscimento e l'illuminazione del bersaglio, la trasmissione della richiesta di approvazione al comandante della stazione di terra e il lancio dell'armamento invisibile ai radar. «Siamo molto soddisfatti – dice l'ad dell'impresa italiana Giuseppe Giordo - di questo traguardo epocale per l'industria aeronautica europea. Da anni siamo fortemente impegnati nello sviluppo di prodotti altamente innovativi e con logiche di sviluppo, produzione e utilizzo del tutto nuove rispetto al contesto aeronautico tradizionale». La controllata Finmeccanica Aermacchi ha sempre dato grande attenzione alle attività di sviluppo tecnologico e dimostrazione dei velivoli senza pilota, nuova frontiera del volo, mezzi capaci di compiere missioni complesse, in maniera autonoma, come lo Sky-X che ha effettuato il suo primo volo nel 2005 e lo Sky-Y che ha volato per la prima volta nel 2007, prime macchine della loro categoria mai sviluppate in Europa. Il primo volo nEUROn rappresenta un'altra importantissima tappa verso la nuova frontiera del settore. Una frontiera che, se non è fantascienza, poco ci manca.

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